ALEJANDRO ESCOVEDO (Thirteen Years)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  03/01/2004
    

Alejandro Escovedo nato a San Antonio, in Texas, ma cresciuto a Los Angeles ha iniziato però a San Francisco nei Nuns, gruppo storico del primo punk californiano, per i quali scrisse due capolavori della levatura di Decadent Jew e Suicide Child.
Poi scoprì la vena country & western con i Rank and File, che con Sundown del 1982 furono fra gli iniziatori del cow-punk a cui Escovedo dedicò una delle ballate più originali del movimento. Nell'86 l'esordio con i True Believers e si ricorda con piacere Hard Road con The rain won't help you e Ring the bells che meritano un cenno. Certo le vicissitudini familiari (il suicidio della moglie) e le disavventure professionali acuite in quegli anni diedero alla luce Gravity fatto di rock autobiografico e poi questo Thirteen Years del 1993. Tra ritmi tex-mex (Ballad of the sun and the Moon), a ballate rock che lasciano il segno Way it goes, a ritmi jazz (Helpless) e con la virilità di Losing your Touch e il violino di Susan Voelz ad impreziosire i momenti più delicati, come in She towers above e Thirteen Years.
Un disco intermedio, tra alti e bassi.