John Doe (ma è davvero il suo nome?) ha iniziato la sua onorevole carriera nei lontani anni '70 quando conobbe in quel di Venice, California, il successo con la band degli X registrando un singolo che divenne molto popolare e portando alla ribalta un punk-rock molto esplosivo: fu l'inizio di una lunga carriera. Qui si parla del suo lavoro da "single" e intitolato
Meet John Doe. Una decina di canzoni nello spirito rock che lo pervade anche se non in tutte, ma comunque da renderlo degno di un ascolto: i brani iniziali mostrano la via più rock con la mossa
Let's be mad ma soprattutto con
A matter or degree che davvero restituisce le qualità vocali e la melodia che Doe sa trasmettere: un piano, chitarre ben rodate e batteria sempre a ruota.
Seguono la bluesy non trascendentale
Dyin' to get home o come anche la tranquilla
It's only love, decisamente meglio con
The real one in cui si alza di nuovo il livello delle chitarre. Ma questo non vuol dire affatto che la qualità si abbassi di pari passo al tono del volume… basti ascoltare Take #52 o
With someone like you: la voce non lo tradisce anzi ne si apprezza ancora di più la bellezza e la melodia non lo abbandona in un finale comunque segnato dalla vivacità chitarristica che di certo non manca anche se ma oramai le sfuriate di anni addietro sono lontane e forse è un bene. Un disco che apre una strada diversa nella carriera di
Jon Doe, un disco sincero e che si ascolta con piacere.