DEL FUEGOS (Smoking in the Fields)
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  Recensione del  21/12/2004
    

I Del Fuegos di Dan Zanes furono il naturale trait d'union fra il nuovo rock di Boston e due dei suoi meno evidenti, ma piu` influenti, precedenti: il "blue-collar rock" degli anni Settanta e il "pub-rock" britannico. A Boston, in particolare, e` sempre esistito un filone blues-rock (J.Geils Band, Aerosmith, Real Kids), e Zanes ne lancia il rinnovamento. La fama del gruppo e` dovuta pressoche' esclusivamente al debutto del 1984, Longest Day (Slash). Quell'album impeccabile si immerge negli anni Cinquanta con lo spirito del primo beat e del tardo garage-rock.
Fra il rock and roll di Nervous Shakey, propulso da un ritornello spavaldo e da riff incalzanti, in cui Zanes oscilla fra l'enfasi patetica di Springsteen e il registro nasale di Dylan, e la ballata soul della title-track, fra il rhythm and blues trasandato di Backseat Nothing, cantanto con la foga del giovane Van Morrison, e la serenata country Missing You, fra le cadenze tribali alla Bo Diddley di Out For A Ride e lo shuffle di When The News Is On, l'album reinventa il blues bianco. A quell'opera promettente seguirono però due album, l'alternante ma incisivo Boston Mass (1985) e lo sbiadito Stand Up (1987). Soltanto nel 1989 Zanes è tornato all'altezza della sua fama, con questo Smoking in the Fields (RCA, 1989), sul quale lo accompagnano anche due membri della J.Geils Band: Seth Justman all'organo e Magic Dick all'armonica.
Il risultato, particolarmente in Move With Me Sister e Stand By You, Headlights, è un rhythm and blues ora lento ora impetuoso che ricorda i Rolling Stones di Exile On Main Street. Per le sue ambientazioni nel milieu dei quartieri poveri, per i suoi ritratti di perdenti e falliti, Zanes era stato confuso con il rock proletario di Springsteen, Coughar e Seger. In realtà il suo è stato un tributo al sound "nero" del Dopoguerra, quello delle metropoli industriali del Nord, Detroit e Chicago, l'equivalente dell'operazione compiuta all'Ovest sul country dai Green On Red. Ascoltare la vigorosa Down in allen's mills o la ballata rock I'm inside you per capirne il motivo…