Album di debutto del texano
Jesse Dayton, che fa del country la sua bandiera e che da l'anima soprattutto on stage quando inserisce il turbo e da una visione molto personale del classico country sound, infarcendola di influenze soul e da uno spigliato R'n'Blues. Cresciuto musicalmente tra Houston e Austin ha pubblicato per la Justice Records questo album di debutto
Raisin' cain con il botto, saltando subito all'attenzione della scena dell'Americana Music Radio posizionandosi subito al primo posto e facendosi conoscere anche come ottimo chitarrista ed ottenendo attestati di stima dai leggendari Kris Kristofferson, Johnny Cash e Waylon Jennings.
Una nutrita band composta da Kenny Aronoff alla batteria, Steve Bailey al basso, Floyd Domino al piano, Johnny Gimble al violino, e con Doug Sahm e Flaco Jimenez a rafforzare il sound trascinante come nella iniziale
Kissing Abilene Goodbye a tutto ritmo: e questo è il leit-motiv di questo disco tutto sommato piacevole e che scorre via veloce con la bella voce di Dayton ad infarcire il fascino di questo country vigoroso. Spiccano la deliziosa
Carmelita (Show me how to dance) con tanto di fisarmonica messicaneggiante di Jimenez o la bella rock song di
Boystown che spezza il country tradizionale accennato dalla precedente
Train of Dreams, ed è questa la qualità di Dayton: la capacità di fare del country la bandiera del suo stile ma inserendo un suono più marcato, scrivendo canzoni dall'animo rock che non ti aspetteresti e con la chitarra che graffia.
Certo il repertorio presenta anche da canzoni sotto tono ma resta comunque un interessante debutto che fan ben sperare per il futuro, basta ascoltare la conclusiva
Raisin' Cain…