La più popolare roots band in territorio canadese, tanto da diventare un'istituzione nel loro paese. Il loro sound è basato su country, folk e rock con il pop mai dimenticato dei Beatles e il tocco dei Gram Parsons, Bob Dylan e the Band nel sangue, i
Blue Rodeo sono sorretti dal buon songwriter dei vocalist/chitarrista
Jim Cuddy e
Greg Keelor che li ha portati ad essere dei bei rappresentanti del No Depression Moviment.
Si sono formati a Toronto grazie a Cuddy e Keelor incontratisi all'High School ed iniziando a suonare insieme nel 1977, poi trasferitisi nella grande mela nel 1981 a cercare una casa discografica e cambiando nome alla band, Fly to France. Tornati a Toronto nel 1984 gli anni successivi sono serviti a creare il sound che avrebbe formato i
Blue Rodeo con il debutto nel 1987 con
Outskirts che ha venduto 200.000 copie seguito nel 1989 da
Diamond Mine che ha ricevuto premi e attestati di successo. I confine USA li varcano con questo terzo album,
Casino, prodotto da Pete Anderson (quello di Dwight Yoakam) ed ha ricevuto grosso successo per la critica ma non molto dal pubblico, ma resta un discreto disco con molte frecce al suo arco.
L'iniziale
Til I am Myself Again scorre via un piacere con il suo rock leggero, come non apprezzare i ricorsi pop anni '70 di
What Am I Doing Here con le voci stile Beatles ma con l'armonica a rinfrescarle il ritmo. Il rock senza fronzoli di
Two Tongues e Last Laugh, le chitarre ben lanciate di
Trust Yourself e Time. Musica molto semplice ma di spessore quella dei
Blue Rodeo.