HADACOL (All In Your Head)
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  Recensione del  26/02/2004
    

Piccolo e vitale combo country-rock dal Missouri, gli Hadacol si stanno imponendo come una delle realtà più genuine e corroboranti dell'ultima, ennesima incarnazione roots del rock americano. Il merito risiede tutto nella conduzione "famigliare" affidata ai fratelli Greg e Fred Wickam, vero e proprio motore della band attraverso le loro composizioni a metà strada tra sensibilità blue-collar e provincia alternative-country. All In Your Head segna il passaggio ad una nuova etichetta (la locale ed attivissima Slewfoot), il cambio del batterista (il nuovo arrivato si chiama Brian Baker e non manca di farsi sentire per tutto il disco) ma non rinnova la produzione vincente (sempre affidata ad un veterano della scena roots quale Lou Whitney) e la peculiarità del loro sound.
Il nome l'hanno rubato ad un potente liquore che sponsorizzava gli shows radiofonici di Hank Williams, e questo dovrebbe spiegare molte cose sui loro gusti musicali, se non che, denotando un solido background fatto di canzone country&western, honky-tonk texano ed un generale saccheggio dei dischi di Johnny Cash, i fratelli Wickam sono cresciuti anche alla scuola della strada, carpendo segreti alla gloriosa tradizione del rock stradaiolo del Midwest e un pizzico di poesia allo Springsteen d'annata (una canzone come Already Broken possiede tutta l'aria del New Jersey nelle sue note).
Autentici, vigorosi e mai troppo scontati, gli Hadacol macinano un country-rock che ringhia e scalpita nelle stilettate punk di Little Sadie (un traditional a cui riservano un trattamento decisamente irriverente), nel roots-rock palpitante delle titletrack e nelle cadenze younghiane di Watch It Burn; rileggono fedelmente la tradizione secondo i dettami dell'ultima generazione no depression in Another Day; mettono a soqquadro la festa con quintali di honky-tonk e rock'n'roll in Down Again, What I'm Doing Wrong e nella "surfeggiante" e scanzonata Airplane Song, concedendosi persino un filo di romanticismo in umide ballate quali l'ottima Someday e la più scalpitante Libby's Tune.
Sono proprio questi episodi a rivelare il songwriting "operaio" dei fratelli Wickam, che fornisce tra l'altro ulteriore significato alla loro proposta, distinguendoli per freschezza e passione dalla grande massa di produzione del settore.