DERYL DODD (Full Circle)
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  Recensione del  20/10/2006
    

Ultima fatica per il cantante texano Deryl Dodd che con Full Circle conferma tutto il bene che la gente gli trasmette accorrendo numerosa ai suoi show. Ricordo lo scorso settembre quando ero ad Austin e una sera sono andato curioso a vedermi un trio acustico che la stampa locale annunciava come un evento da non perdere. La ressa all'entrata dell'Antones mi ha fatto pensare che sarebbe stata una bella serata ed infatti insieme ai suoi amici Brendhon Rhyder e Martin Martindale dei Cooder Graw, country rock band di tutto rispetto, hanno dato vita ad medley dei loro successi in versione acustica e nel caso specifico di Dodd, alcune sue ballate del suo ultimo album.
Certo ricordo i suoi problemi quando anni fa gli fu riscontrato un infezione virale che attaccava il suo sistema nervoso causandogli non pochi problemi motori e anni di riabilitazione. Ma la sua forza lo ha portato a risollevarsi e riunire la sua vecchia band, gli Homesick Cowboys e per fortuna tutto č rientrato: ascoltare l'album del 2002 Pearl Snaps e i due singoli che sono arrivati al primo posto nelle charts della Texas Music. Di ritorno da Nashville e stabilitosi in Texas ha sfornato un live album nel 2003 (Live at Billy's Bob's) e l'anno successivo per la Dualtone (Stronger Proof). Ecco che arriva sul mio lettore cd Full Circle, e subito si nota che la sua carica country non č immutata anzi si č evoluta e le note a base honky tonk dei primi due pezzi non banali sono di buon auspicio (Wearin' A Hole, Thanks to the Man).
Le ballate restano il suo pezzo forte e la sua voce restituisce il calore che lo circonda, sentire I'm Not Home Right Now, dal suono corale in puro stile texano. Into Outlaw č puro country rock, una canzone che lo spinge in territori che a Nashville osava troppo poco cavalcare: l'area del texas č diversa e si sente: La slide, la batteria tuonano e la melodia non č affatto trascurata. Il vigore di That's the Stuff e di I Won't Run che seguono a ruota rappresentano una continuitą del suond di quest'ultimo lavoro, le riflessive ballatone Feels Like Home to Me e Solid Ground, hanno quel tocco di sentimento mai banale. Concludono l'ascolto l'honky-tonk spensierato di It's Only 'Cause you're lonely ripresa dal suo cd omonimo del '98 e la trascinante Songs of the Family, con mandolino e fiddle in primo piano. Full Circle una conferma per uno che ha la texas music nel sangue.