Hanno iniziato a suonare nei dintorni di Dallas e Fort Worth nel 1998,
Mo Robson (Voce e chitarra acustica) e
Jake Jackson (chitarra elettrica), e dopo aver girovagato e allietato le platee di molti smokey bars, sono arrivati ad incidire nell'aprile del 2000 il loro primo demo cd, preludio al loro interessante esordio del 2001 (
Mo Robson Band). La loro è una miscela esplosiva che unisce un country vigoroso a un solido e chitarristico rock e tutto unito a quella miscela che solo in texas sanno confezionare.
Hanno suonato con gente come Roger Creager, Dub Miller, i Cooder Graw, gli Eleven Hundred Springs, e finalmente arrivano a questo secondo cd dal titolo
Even Angels Fall: la
Mo Robson Band conferma pienamente l'esordio di qualche anno fa. La prima traccia chiarisce che si fa subito sul serio (
Even Angels Fall): la bella voce di Mo fa da cornice ad un intro chitarristico di Jackson che si apre in una ballata rock che colpisce immediatamente. Si continua con
Lonely Man, country fino al midollo ma con le chitarre in primo piano.
Amarillo Sand è un piccolo gioiellino: dolce e morbida come la voce di Mo inizialmente fino ad esplodere in un rock di matrice roots coinvolgente e sempre contraddistinto dalla chitarra di Jackson.
First to go è un'altra bella canzone: una chitarra elettrica lascia spazio al suono di una dirompente armonica che suggella una ballata roots meravigliosa. Da ascoltare mentre in macchina si percorre la I-35 nei dintorni di Austin...
Si continua con
1892. Sempre le chitarre a farla da padrone, ma con la voce di Mo in primo piano e una melodia efficace, rendono questa ballata davvero struggente. Non c'è un momento di fiacca, anche quando un violino apre
Rollin' Down This Highway, bellissima ballata piena di ritmo e melodia, o nella conclusiva e tranquilla
Don't Become Another Stranger che conclude nel modo migliore il disco. Una bella riconferma da una grande band Texana.
Mo Robson Band, una garanzia.