DERYL DODD (Pearl Snaps)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  16/10/2005
    

Dopo alcuni anni Deryl Dodd torna alla ribalta discografica con un pregevole album che assembla registrazioni di varie sessions piu' un brano live. "Pearl Snaps" e' un disco forse non omogeneo ma che riserva emozioni e 'good vibrations' all'insegna di una country music molto vicina alla tradizione. Quattro sono le canzoni che erano precedentemente apparse nei suoi dischi o erano uscite come singoli: due magnifiche ballate come "That's How I Got To Memphis" del grande Tom T. Hall e "One Ride In Vegas" inserita anche nel recente album "Dancing With Thunder" commissionato dalla Professional Bullriders Association erano inserite nell'esordio di Deryl Dodd del 1996 ("One Ride In Vegas", Columbia Records) mentre "A Bitter End" era sul disco omonimo del 1998. "Sundown", ottima melodia composta dal canadese Gordon Lightfoot, aveva fatto la sua apparizione qualche tempo fa come singolo.
La country music di Deryl Dodd, texano di nascita, deve molto ai suoni peculiari del Lone Star State e appare fresca e vivace nella title-track di apertura, con venature swing, nel country'n'roll "Honky Tonk Champagne" e in "Back To The Honky Tonks". Nostalgiche e ricche di fascino sono "Good Things Happen" e "What Some Call a Weakness", sulla falsariga di certe ballate di Brooks & Dunn; un frizzante atto d'amore verso lo Stato che gli ha dato i natali e' "On Earth As It Is In Texas". "Cows" e' ancora strettamente legata al Texas e mostra, con alcune venature blues, una notevole grinta e solidita'.
Da citare ancora la canzone che chiude l'album in maniera intimista e sognante, "Where The River Flows", grande esempio della versatilita' di Deryl Dodd, in questo album piu' che mai vario ed interessante. "Pearl Snaps" e' veramente il gradito ritorno di un artista che merita riconoscimenti maggiori di quelli che finora ha ricevuto. Cuore, grinta e sincerita' sono caratteristiche che gli appartengono e che fanno di lui un validissimo country singer.