GRAM PARSONS (The Complete Reprise Sessions)
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  Recensione del  28/09/2006
    
Trasformare un cd da due album in uno, la carriera solista di Gram Parsons per la Reprise, in un box che ne contiene addirittura tre: questo il capolavoro della Rhino. E realizzare un prodotto, al cui annuncio non solo avevamo storto il naso, ma persino pensato alla presa in giro, che raccoglierà consensi e plauso. Come del resto però ci aveva fatto supporre la stessa Emmylou Harris, la principale collaboratrice dell'ex Byrd e Flying Burrito Bros, di allora, nel corso dell'intervista concessaci alcuni mesi fa, in occasione della promozione del suo nuovo disco con Mark Knopfler.
E ciò nonostante le sorprese siano pochine - certo la bellissima versione di Kiss The Children, il lamentoso country di prima classe che avrebbe tranquillamente potuto essere una honky tonk song degli anni cinquanta, secondo la definizione di Holly George Warren che ha curato parte delle note a corredo del box, forse la interpretazione di Sin City di Gram, Emmylou ed N. D. Smart che sembra provenire da un sereno ma impegnativo sound check, Love Hurts, il duetto acustico pre Grevious Angel non gli spezzoni di interviste o le versioni alternative di due terzi dei brani di GP e Grevious Angel, poco diverse da quelle conosciute.
L'idea vincente del progetto, più che la riproposizione la più completa possibile dei due dischi, è l'aver rappresentato il personaggio Gram in tutta la sua essenza, non solo nella sua straordinaria capacità compositiva o nella sua grandezza innovativa, ma anche nella sua umanità, fragilità, debolezza. Ascoltando di seguito tutto ciò che viene proposto, confrontando il nuovo, nel senso di non ancora sentito, con il vecchio, ne esce il ritratto definitivo, esaustivo della sua complessa personalità, come mai prima ci era stato proposto. Gram si rivela musicista avanti nel tempo, sempre alla ricerca di qualcosa di innovativo, che di tappa in tappa stupisce per ciò che riesce a dare.
Ma al tempo stesso ci lascia intendere che il suo crescendo creativo non solo sia arrivato all'apice, ma abbia già intrapreso la sua fase calante, visto ad esempio il numero esiguo di nuovi brani originali presenti nel disco postumo, (soltanto due o tre, Brass Buttons, $1000 Wedding, naturalmente Hickory Wind, erano già stati composti da tempo...). Segnale evidente che la sua vita era già a tal punto devastata dallo smodato uso di droghe e di alcool, da comprometterne le capacità ispirative.
Il suo comportamento, a causa del quale era già stato allontanato dai Flying Burrito Bros., non dimentichiamolo, gli aveva fatto perdere anche la grossa occasione con Merle Haggard, che gli avrebbe permesso di debuttare come solista qualche tempo prima (va osservato al riguardo però che nell'ultimo libro appena uscito a lui dedicato, Grievous Angel, scritto dalla figlia Polly con la giornalista freelance Jessica Hundley, i rifiuto dell'autore di Okie from Muskogee di collaborare con lui sarebbe dovuto più a motivi personali, nella fattispecie il suo matrimonio che stava andando in frantumi, che non al cattivo stato di salute di Gram...). Insomma dalla duplice ed esaustiva lettura odierna si potrebbe addirittura ricavare l'impressione che la carriera solista di Gram avrebbe potuto anche essere finita qui, come in effetti la sua morte avrebbe decretato.
Naturalmente è sempre ipotizzabile una diversa, positiva chiave di lettura, Gram, grazie soprattutto alla vicinanza di Emmylou, si sarebbe ripreso, sarebbe cambiato e avrebbe non solo continuato a sorprendere ma avrebbe pure cominciato ad ottenere il meritato successo.
Tornando al box sono contenuti GP e Grievous Angel, due dischi di grandissimo valore non solo dal punto di vista della country music ma della storia della musica rock più in generale. Impossibile decidere quale dei due sia il migliore, entrambi si pongono sullo stesso piano, il primo forse ha qualche brano straordinario in più, ma il secondo mostra una continuità, un'intimità superiore. I musicisti di studio sono più o meno gli stessi in entrambi i dischi, in particolare brilla la presenza della band di Elvis Presley con James Burton alla chitarra, Glen Hardin al piano e Ronnie Tutt alla batteria. Alla steel guitar c'è Al Perkins (o Buddy Emmons in GP), al violino Byron Berline. Ospiti nel primo cd Rick Grech al basso e Alari Munde al banjo, nel secondo Herb Pedersen e Bernie Leadon alla chitarra e Linda Ronstadt alle harmony vocals, tutti in un brano ciascuno. In GP ci sono i capolavori A Song For You, un peana sui sogni perduti e le illusioni svanite, She, delicato ritratto femminile che appare come una sorta di vecchio country gospel aperto alla fratellanza umana, The New Soft Shoe, dove dietro l'elogio di un perdente, Errett Cord che inventò un nuovo tipo di automobile, si deve leggere la denuncia dello sfruttamento dell'uomo.
Duetti formidabili Gram/Emmylou nelle covers di We'll Sweep Out The Ashes in The Morning, di Joyce Allsup, Street Of Baltimore dell'outlaw Tompall Glaser con la sua forte carica malinconica, That's All It Took del trio Edwards, Grier, George Jones. Ottimi pezzi come Still Feeling Blue, triste love song originale, la già citata Kiss The Children, composta da Gram in partnership con l'ex Blind Faith Rick Grech, un paio di r & b Big Mouth Blues, dal forte sapore southern, How Much I've Lied, dove Gram è aiutato nella stesura del testo dal songwriter David Rifkin e Cry One More Time, rock & roll ballad sorretta dai fiati, dove le lead vocals sono affidate a Barry Tashian. In Grievous Angel i capolavori sono i brani d'apertura e di chiusura. La title track, The Return Of The Grievous Angel è una specie di parabola sul ritorno a casa, ove il protagonista sembra chiedere perdono per essersene andato, In My Hour Of Darkness, attribuita forse per eccesso di generosità anche ad Emmylou, il brano di Gram preferito in assoluto dal sottoscritto, è una sorta di accorata preghiera che celebra alcuni grandi amici di Parsons, nei cui confronti la vita è stata troppo dura: l'attore Brandon de Wilde, il chitarrista dei Byrds Clarence White, il vecchio guru rock losangeliano Sid Kaiser. Nel mezzo ancora grandi duetti con la Harris.
Heart On Fire, un lento da ballare stretti stretti della coppia Tom Guidera/Walter Egan e Love Hurts, una cover acustica del brano di Boudeleaux Bryant reso celebre dagli Everly Bros. Poi un delicatissimo omaggio alla madre. Brass Buttons, già conosciuto attraverso una bella interpretazione dei Poco di Richey Furay, una ballata risalente alle sessions di The Gilded Palace of Sin, $ 1000 Wedding, che trasforma un matrimonio mancato in un funerale, un rock & roll che viaggia a tutto gas di Tom Hall I Can't Dance, un'altra travolgente collaborazione con Rick Grech, Oh Oh Las Vegas e una medley registrata in studio più che nel Quebec canadese, che mette insieme una cover di Cash On The Barrelhead dei Louvin Bros, al classico byrdsiano Hickory Wind. Entrambi i cd hanno delle bonus tracks; GP: un promo radiofonico, alcune interviste che spiegano come Gram abbia conosciuto Emmylou e quale sia il significato dei brani A Song For You e The New Soft Shoe, le citate versioni on the road di Love Hurts e Sin City. Grievous Angel: una deliziosa versione strumentale della title track, dove brillano il lavoro della steel guitar e le improvvisazioni di piano e chitarra elettrica solista e altri due stralci d'intervista sull'esibizione dei Byrds alla Grand Ole Opry e le differenze, giudicate inesistenti da Gram, tra country puro e country rock.
Il terzo cd raccoglie 'alternate tracks' dei due album, sette per entrambi. Come già detto non sono particolarmente evidenti le differenze con le versioni originali. Gram sembra approcciare queste registrazioni con un timbro vocale più chiaro ed aperto, come se volesse renderle più immediate e dirette. Ad Emmylou Harris piacciono per la loro purezza, in particolare The New Soft Shoe, dove il violino gestisce uno spazio rilevante, The Return Of The Grievous Angel, aperto dall'invocazione di Gram "Oh Lord stay with us", ove il mixaggio delle voci raggiunge grandissima efficacia, In my Hour Of Darkness. Con le parti corali particolarmente affiatate. Love Hurts, in versione stellare. La versione di Hickory Wind depurata dagli interventi dei musicisti in studio, acquista in pathos e sentimento. Nel cd ci sono anche i tre pezzi già apparsi nell'antologia Sleepless Nights del 76, oggi di difficile reperibilità. Ovvero le due covers dei motivi di Boudeleaux e Felice Bryant resi famosi dagli Everly Bros. Sleepless Nights appunto, proposta anche in una versione alternativa e Brand New Heartache, classica honky tonk song d'effetto, oltre ad un altro bel testo dei Louvin Bros. The Angels Rejoiced Last Night superbamente interpretato. Un booklet di 52 pagine, con alcune belle foto inedite, completa l'opera.