Signori, giù il cappello!! Qui ci troviamo di fronte a un grande uomo, a uno che merita rispetto. Che
Billy Joe Shaver sia uno dei nostri beniamini non è certo un mistero e un plauso lo dobbiamo anche alla New West che si sta rivelando come una delle etichette più apprezzabili dei nostri giorni, la serie cd-dvd "
live from austin" tratta dalle trasmissioni televisive
Austin City Limits meriterebbe più di un premio ed è proprio grazie a questi bei dvd che anche noi, italico popolo di sterile periferia pedagogico/musicale, possiamo accedere alla fruizione di concerti televisivi che neanche sogniamo (ma da noi quello che passa il convento sono nove trasmissioni sportive [?!?] di calcio al giorno e un corredo di nani&ballerine e assorbenti per fluidi genitali).
Di fronte a
Billy Joe Shaver non posso altro che nutrire un sentimento di solidale stima, la vita non è stata certamente tenera con lui, le cicatrici sulla schiena dell'anima non sono certo poche: nel giro di pochi mesi sono morte la moglie Brenda e la madre Victory a cui va sommato il dolore più grande con la perdita dell'amato figlio Eddy per overdose in una stanza di un motel di Waco (Texas) e con il quale aveva instaurato un'alleanza condividendo le assi del palco e dando vita a vari dischi come
Tramp On Your Street o il vigoroso
Unshaver (live at smith's olde bar) e un paio d'anni fa il postumo
Billy And The Kid. Malgrado il tormento e la pena che gli lacerava il cuore e l'anima Billy Joe non ha capitolato, ha stretto i denti e ha trovato nelle canzoni e nella musica quella forza terapeutica che gli permette di tirare avanti, di vivere un giorno dopo l'altro e sopportare sfregi e ricordi dolorosi e il sale che brucia sulle cicatrici. Probabilmente la sua opera non contrassegnerà un ciclo storico come hanno fatto alcuni suoi compari come Willie, Waylon o l'amico Cash, ma lui resta sempre uno dei più grandi songwriters texani di sempre, uno dei più brillanti Outlaws della prima ora.
Ho incontrato sia Billy Joe che il figlio Eddy qualche stagione fa in occasione di un mitico concerto in quel di Sesto Calende e serbo di quell'incontro un ricordo velato di malinconia, il ricordo di due persone gentili e cordiali. Questo dvd ci presenta il nostro eroe catturato in un set brillante risalente al 14 agosto 1984 e la band che lo affianca comprende un giovane Eddy Shaver alle chitarre elettriche, Kenny Hoelscher al basso e Jimmy Lester ai tamburi (c'è poi da dire che i titoli di testa datano lo show 22 ottobre 1979 mentre i titoli di coda indicano una formazione diversa con doppia chitarra e armonicista aggiunto, ma di questi non c'è traccia, presumiamo si tratti di un errore e dell'inserimento di dati risalenti forse a un altro show). Già con
Ride Me Down Easy, (song dal piglio caparbio from
When I Get My Wings capricorn 76) si viaggia nel cosmo; in
I Been To Georgia On A Fast Train (from
Billy Joe Shaver - columbia '82) c'è un giovanissimo Eddy che si ritaglia spazio e ci regala un bell'assolo di stratocaster.
Willy The Wandering Gipsy And Me è una intensa ballad presa da
Old Five & Diners Like Me (monument 73) e sempre dal lontano esordio arriva un'asprigna e granulosa
Black Rose.
In
Love You Till The Cows Come Home è ancora Eddy a diffondere bagliori, senza strafare fa volare in alto note che acchiappano un buon giudizio e così è anche per
Sweet Mama (buona track che ritroveremo in
Salt Of The Earth - Columbia '87 e in una solida live version in
Unshaven - Zoo/Bmg '95)). C'è una intesa tra padre e figlio quasi simbiotica, Billy Joe con quella sua voce ispida e selvatica e il ragazzo che fa viaggiare le sue dita sul manico della Fender sono tutt'uno e più di una volta il nostro honkytonk hero si defila per osservare con approvazione il lavoro del figliolo.
Street Walkin' Woman e
Fit To Kill & Going Out In Style hanno l'energia debordante di un ruscello in piena.
One Moving Part è un gradevole honky tonk;
Bottom Dollar ha un carattere sabbioso e riflessi luminescenti,
I'm Just An Old Chunk Of Coal, Oklahoma Wind e You Can't Beat Jesus Christ sono soddisfacenti e dirette e si finisce senza deviazioni con una solida e sempreverde
Old Five and Dimers Like Me.
Uno show alquanto appagante.