NEIL YOUNG (Heart of Gold) 2 DVD
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  Recensione del  27/09/2006
    

Con la regia di Jonathan Demme, non nuovo ad avventure musicali (Talking Heads, ad esempio), Neil Young ha realizzato il suo miglior Video. Heart of Gold mostra, in modo diretto e lineare, il concerto di presentazione dell'album Prairie Wind, tenutosi al Ryman Auditorum di Nashville nell'Agosto 2005. Si tratta di una prima mondiale. La prima volta che Neil e la sua band eseguono dal vivo il disco di fronte al pubblico, la prima volta che il pubblico ascolta il disco. Young non ama le telecamere, così Demme ha dovuto lavorare senza fargli vedere apertamente una telecamera, ed ha giocato molto sui tagli e sulle inquadrature.
Il filmato (poco più di cento minuti), inizia coi musicisti che arrivano a Nashville alla spicciolata. Ognuno dice qualche cosa riguardo a quello che dovranno fare. La band è formata da gente di esperienza come Ben Keith e Spooner Oldham, Karl Himmell, Rick Rosas e Chad Cromwell. Alle voci ci sono Pegi Young, Emmylou Harris e Diana De Witt e, come contorno, una serie di musicisti aggiunti guidati dal barbuto Grant Boatwright (ex Red, White & Bluegrass).
Pochi minuti e vediamo già la band sul palco. Young, alto e dinoccolato, ha un cappello calcato in testa ed imbraccia una chitarra acustica. Il suono della band è caldo e le canzoni di Prairie Wind cominciano a sgorgare. Un suono coinvolgente, molto legato alle radici, con influenze folk e country, giostrato su una base strumentale pulita e coperto da una sezione di voci niente male. Oltre a quella di Young, particolarmente gradevole, ci sono i vocalizzi del trio femminile e, come chorus, anche quelle di altri musicisti che si aggiungono. Prairie Wind è un bel disco e la sua presentazione Live non può che migliorare il contenuto. Scorrono Prairie Wind, la splendida When God Made Me (con il coro gospel in aggiunta), This Old Guitar (la chitarra di Hank Williams, con Emmylou alla doppia voce), Falling Off The Face of The Heart, It's a Dream, Far From Home, The Painter, Here For You, No Wonder...
Una performance calda, coinvolgente, amicale, che ci permette di gustare a fondo il nuovo album e capire il profondo legame che lo unisce al classico Harvest del 1972 ed al suo più recente gemello, Harvest Moon. Proprio Harvest Moon (con tanto di scopa all'inizio) appare tra le canzoni già note con cui prosegue il concerto. Apre la parte antica la stupenda I Am a Child, da sempre un classico nei concerti del Canadese, poi è la volta di Heart of Gold, e qui non ci sono parole: bella versione, suono corale, gioco di voci etc etc. Old Man, una versione acustica di The Needle and the Damage Done proseguono la serata. Poi c'è Old King, con Young ed Emmy entrambi al banjo.
Un capitolo a parte lo merita la struggente rilettura di Four Strong Winds, classico degli anni sessanta di Ian Tyson, che ci fa assaporare il momento più intenso della serata. Chiude il concerto One of These Day. Molto belli i titoli di coda che scorrono mentre Young esegue una stupenda versione di The Old Laughing Lady, voce e chitarra. Da solo sul palco immenso del Ryman, con la sala completamente vuota di fronte a lui. Una volta terminati i titoli di coda, chiude la chitarra nella custodia ed esce dalla sala. C'è anche un secondo DVD che contiene una dialogo tra Young e Demme, interviste coi vari musicisti della band, una session di Neil Young voce e piano coi Fisk Jubilee Singers ed altre curiosità. Bello il finale con una performance storica di Young al Johnny Cash show del 1971. Fa un certo effetto vedere il volto giovane, glabro, del canadese. Ben lungi da quello navigato di oggi.