DRAMS (Jubilee Drive)
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  Recensione del  26/07/2006
    

Un necessario colpo di spugna al passato, tuttavia senza rinnegarne le piu significative conquiste: l'avventura di Brent Best, Tony Harper e Jess Barr, ovvero tre quarti dei defunti Slobberbone, una delle migliori espressioni dell'alternative country anni novanta, riprendono le fila del discorso interrotto tre anni fa con il loro ultimo tour. Separate in maniera definitiva le strade con il bassista Brain Lane, consapevoli di aver concluso un ciclo con la vecchia band, hanno pensato bene di azzerare tutto e ricominciare dalla strada, piuttosto che continuare sfruttando un nome consolidato. Ecco perchè, con una discreta dose di coraggio e incoscienza, il leader Brent Best si e imbarcato lo scorso anno in un solitario tour acustico, per presentare le nuove composizioni al pubblico di fedelissimi, convinto pero che fossero tutte adatte alle cure di una vera rock'n'roll band.
Da qui sono nate le prime avvisaglie dei Drams, combo allargato non solo alle presenze dei citati Harper (batteria) e Barr (chitarre soliste), ma anche ai nuovi arrivi di Keith Killoren (basso, cori) e Chad Stockslager (tastiere, organi), entrambi ex membri dei concittadini di Dallas, i misconosciuti Budapest One. Evolvendosi naturalmente dalla marcata impronta roots degli Slobberbone, mutamento peraltro gia accennato nell'ultimo disco di studio Slippage, Jubilee Drive e una bomba rock'n'roll pronta ad esplodere, che ingloba sia i sapori rurali del Texas sia le naturali ambizioni dei musicisti, quelle cioè di superare le strette barriere del rock provinciale.
Il risultato entusiasma nella sua interminable cavalcata, un'ora abbondante di musica per quattordici brani che spesso si avventurano oltre i sei minuti di durata. Rammentano una versione meno grezza dei Drive By Truckers, attraversata da continui rimandi alia classicità rock degli anni settanta e concedendosi alcune finezze che sfiorano il pop d'autore. Brent Best canta con una maturità inedita e le attenzioni alle parti vocali degli altri componenti rendono ancora piu efficace questa trasformazione: Truth Lies Low è la prima dimostrazione del cambio di rotta. Chitarre smisurate, che avranno la parola definitiva per tutto Jubilee Drive, si incrociano con un lodevole lavoro all'organo e piano, elemento essenziale per rendere piu "morbido" e melodico il suono dei Drams.
Anche la successiva Hummalong prosegue su questa falsariga, un impasto rock arioso e aggressivo al tempo stesso, da cui risalta inoltre il considerevole impegno in sede produttiva di Matt Pence (Centro Matic). L'insistenza sugli accenti soul dell'organo forniscono il tema centrale di molte ballate: l'irruenza del cantato di Best e messa a freno in Holy Moses, September's High, o nella limpida elettricità di Shortsighted, brani dove i solchi della tradizione rock seventies si fanno sentire in un crescendo chitarristico di rara efficacia. C'e tuttavia spazio per ogni sfumatura del songwriting in Jubilee Drive: dal rock'n'roll disinvolto e arrembante di Unhinged e Crudely Drawn, momenti che ricordano a sprazzi i tempi degli Slobberbone e le radici punk rock, al frizzante suono jingle jangle di Fireflies; dalle movenze piu rurali di Des Moines, con una melodia ed un ritornello da knock out, al muro di chitarre devastante di Make a Book; fino alle atmosfere attendiste e ricche di tensione e feedback in When You're Tired.
Dentro questo bailamme di suggestion!', due in verita restano gli episodi chiave del disco, che esprimono le aspirazioni e le capacita della band: il pop rock memore dei Big Star di You Won't Forget, lunga canzone, spezzata idealmente in due parti con un intermezzo vagamente psichedelico ed una fragorosa ripresa con sezione fiati e piano; la conclusiva Wonderous Life, quasi sette minuti di pop malinconico che si apre nel finale su un motivo piu elettrico. Rarissimi cali di tensione, infarcito di ballate colme di inquietudine e sempre pronte a descrivere la dark side della vita negli States, Jubilee Drive e uno dei migliori dischi di classic rock americano degli ultimi mesi.