HANGTOWN (Eleven Reasons)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  31/01/2004
    

Un disco su Black Dog, l'etichetta dei Blue Mountain, merita sempre rispetto. Hangtown sono una guitar band tosta, che mischia rock e radici, ma con molta intensità e che ha forti connessioni con il rock del Sud. Un suono chitarristico, con influenze classiche, da Young ai Lynyrd Skynyrd, suonato con forza e guidato da una bella voce solista.
Quello che differenzia una band come Hangtown da altre è la personalità, il sapere scrivere canzoni, l'interpretarle con forza. Canzoni come Let's Hide Away, Less Than Nothing e Twist of Faith potrebbero benissimo essere prese come manifesto di un suono, tanta è la vitalità che esprimono e la ricchezza strumentale da cui sono avvolte. Un suono ricco quindi, al servizio di una scrittura lucida e classica al tempo stesso.
La band, formata da Ted Lukas, Finn Walling, Aaron Akers e Mike Anderson, è già al secondo lavoro: il primo, uscito più o meno un anno fa, si intitolava Here For Now. Sono sulla scena dall'estate del '98 e si stanno facendo largo con concerti a tutto spiano. Ted Lukas, ex Barely Pink, è della Florida e, per il suo esordio, è stato aiutato dal più importante musicista di Tampa, Ronny Elliott. Lukas, oltre che il cantante è anche il compositore di tutti i brani, e la sua vena è quella di un songwriter perfetto per la scena alternative country.
Musica elettrica, ma con la steel guitar spesso dietro alle chitarre, il tutto teso a forgiare un suono fiero e palpitante che viene sorretto da una manciata di canzoni solide. Number's Not The Same ha vitalità e feeling, con la bella voce di Lukas che lavora di fino, sostenuta dalle chitarre elettriche e dalla steel. La rockeggiante Twist of Faith (con un inizio alla Rolling Stones), è un brano rock filtrato con radici campagnole; mentre Let's Hide Away, forse la migliore del lotto, è un inno orgoglioso alla propria libertà, ma anche una canzone dalla melodia intensa a cui danno un solido supporto sia le chitarre che la solida sezione ritmica. Tracing Steps è più rilassata, Curbside Blues rialza il suono e mischia rock e blues in modo verace. Il disco continua su questo tono: chitarre aperte, ritmo acceso, forti dosi di country mischiate in modo egregio ad un rock mai domo.
C'è anche una vena sudista nel suono della band (non per nulla hanno due chitarre soliste: Lukas ed il potente Walling) e brano dopo brano, si apprezza sempre di più il suono maschio del gruppo. Altri brani degni di nota Shoestring Winter, chitarristica e fluida, Family Nanne, lenta, Can't Get it Back, un inno al southern rock, Through The Fields, sempre sudista, Pictures, con l'armonica in grande evidenza, per chiudere con la notevole Less Than Nothing, un'altra composizioni tosta, tra roots rock e southern rock.