COODER GRAW (Wake Up)
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  Recensione del  26/05/2006
    

Quinto album per i Cooder Graw, una delle più belle realtà del Lone Star State. La band capitanata da Matt Martindale conferma appieno il suo status con un prodotto di grande qualità, suonato con il cuore e caratterizzato da un sound sempre vivo e scintillante dove la country music texana incontra il roots rock. La voce di Matt Martindale è più matura ed espressiva che mai, ben assecondata da una solida sezione ritmica formata da Paul Baker al basso (e al piano) e Kelly Test alla batteria, dal bel fiddle (e mandolino) di Nick Worley e dalle chitarre elettriche ed acustiche di Kelly Turner.
Dal punto di vista strumentale troviamo poi due cameo importanti, quello di Cindy Cashdollar a dobro e chitarre steel e slide e Keith Sykes all'armonica, due nomi di rilievo in Texas e non solo. "Wake Up", più di 65 minuti per quindici canzoni, è un disco in cui il vigore di certe canzoni e l'accorato romanticismo di altre contribuisce alla sua varietà, sempre e comunque legato alla terra natale di Martindale e soci. Dalla spumeggiante apertura affidata a "Clarksdale" alla conclusione 'ufficiale' con la nostalgica "These Many Moons", non mancano le emozioni grazie a melodie mai scontate, ad un gusto originale nel proporre la propria musica, alla semplicità e all'onestà di fondo dei Cooder Graw.
"Lifetime Stand", "Next To The Truth (Chiclets)", "Tomorrow's Milk", "He Ain't Ever Gonna Leave Her", "(Welcome To) The End Of The Road" e "I've Got Kids" rappresentano la continuità con i precedenti lavori, con la genuina country music che ha riportato in questi anni il Texas ai vertici della musica americana, mentre ballate come "Ugly Angel", "Afraid Of The Dark", "How Can I" e "Dirty And Sober" sono coinvolgenti e accorate. Da sottolineare ancora la frizzante vitalità di "That Girl Crystal" (unico brano composto da tutti i Cooder Graw) e della title-track e la poesia della traccia nascosta, arricchita da una bella armonica nel refrain. Un disco veramente positivo questo "Wake Up", un gustoso nuovo capitolo di una discografia che cresce anche dal punto di vista qualitativo.