JAYHAWKS (Live from the Women's Club Volume 2)
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  Recensione del  27/04/2006
    

Continua con Live From The Women's Club Volume 2 la serie di testimonianze, direttamente dalla fonte, della vita dei Jayhawks. Al repertorio dal vivo, in gran parte unplugged, che ne costituisce l'ossatura vengono aggiunte per l'occasione un pugno di bonus tracks in parte provenienti dalle sessions per Smile e in parte da quelle per Rainy Day Music. In particolare Gypsy In The Mood e Okhee's Theme (la seconda è un assemblaggio rumorista più vicino ai Black Crowes che ai Jayhawks) non fanno altro che riportare lo stato confusionale in cui vagavano i Jayhawks all'epoca di Smile e sono outtakes piuttosto trascurabili. Molto meglio invece Save Me From Myself e Boston Maid che sono invece due belle ballate che non avrebbero sfigurato su Rainy Day Music a cui, del resto, fa riferimento gran parte del concerto.
I Jayhawks sono in una versione ridotta all'osso con Gary Louris alla voce e alla chitarra, l'ormai veterano Marc Pearlman al basso, al mandolino e alla chitarra nonché Tim O'Reagan alla voce, alla chitarra e alla batteria. L'atmosfera è molto folkie ed informale, una bella fetta dello show è basato sulle allora nuove canzoni di Rainy Day Music e pur scorrendo via senza particolari highlights rimane godibilissimo. Le canzoni di Rainy Day Music devono ancora essere rifinite ed è interessante notare le piccole differenze che seguiranno dopo gli interventi di Ethan Johns e di Stephen McCarthy la cui assenza è qui la nota più vistosa.
La sua maestria chitarristica, di cui già avevano giovato i Long Ryders, è stata vitale, come abbiamo visto anche in una rara data italiana, nel tour di Rainy Day Music e ha contribuito non poco a mantenere alive & well i Jayhawks. Nonostante ciò, a partire da Tampa To Tulsa per finire con All The Rights Reason, le canzoni di Rainy Day Music funzionano benissimo anche in questa versione dimessa, soprattutto se accostate a Clouds o Settle Down Like Rain provenienti da quel piccolo classico che è diventato Hollywood Town Hall o alla ruspante versione di Reason To Believe di Tim Hardin che chiude lo show.
Piccola e speciale rarità per i fans, Live From The Women's Club Volume 2 è anche uno strumento utile per scandagliare il work in progress di una rock'n'roll band alla ricerca dell'anima di Gram Parsons in attesa di notizie più congrue e, si spera, in linea con l'alta qualità dell'ottimo Rainy Day Music.