BRIAN WALDSCHLAGER (Down There)
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  Recensione del  31/01/2004
    

Si tratta di un album di debutto, edito alla fine di giugno dell'anno in corso. La Disgraceland è una etichetta emergente di Nashville. una di quelle che vanno controcorrente nella mecca del country, ed ha già prodotto dischi interessanti tra cui Todd Steed e Paul Keith. L'esordio di Waldschlager è prodotto dall'esperto Richie Owens (REM, Georgia Satellites, Dolly Parton) ed ha un suono che spazia dalla canzone d'autore al country, dal rock sudista alla musica alternativa.
Infatti Brian è un musicista a trecento sessanta gradi: rocker e cantautore. Il suo disco, elettrico e ben inciso, è presentato con una originale copertina in cartone ed è in tiratura limitata. Tra sonorità big beat, riminescenze rockabilly, ballate country rock, canzoni folk con turgide armonie vocali, Brian mostra autorità ed esperienza. Waldschlager cita come fonti di ispirazione gli Stones, Buddy Holly, Nick Lowe ed il bluegrass, oltre al canonico Hank Williams: quindi un bel microcosmo sonoro a cui fare riferimento.
Musicalmente è cresciuto a Minneapolis, ha assistito ai concerti di Husker Du e Replacements. che lo hanno avviato verso la carriera di rocker. Dopo avere esordito nella scena delle Twin Cities (Minneapolis/St Paul), Brian è emigrato prima a Memphis poi a Nashville, quindi a Knoxville: qui ha fondato la sua prima band, Dirtclods. Con loro ha generato parecchio interesse ed è cresciuto come autore: poi è andato a Nashville dove ha lavorato come musicista part time con diversi act locali come Shinola, The Brooklyn Cowboys e Walter Egan.
Down There è il suo disco d'esordio e, malgrado sia il primo, mostra già una notevole maturità ed una bella varietà di stili. Brian passa con disinvoltura dal rock alla musica alternativa, dal folk rock di stampo Byrdsiano al country grass, dalla ballata alla Fogerty al rock pulito dei Rockpile. Nel disco sono coinvolti diversi musicisti: dal produttore factotum Brian Owens alla country gal Dolly Parton, da Bob Ocker a Bob Grundner, Mark Brooks, Johnny Lauffer per finire con l'esperto Al Perkins. Take A ride è una solida rock song dal tiro pop con variazioni country: bello il ritornello, deciso il motivo, elettrica la base.
Brian canta con trasporto mentre un chitarrone alla Duane Eddy si attacca alla voce. Mountain Girl è una grande canzone, sospesa tra country e rock, con echi di Fogerty ed un train sonoro dirompente. Cantata con voce aperta e suonata con veemenza, Mountain Girl da la misura del valore dell'autore: un rocker con il cappello da cowboy. Down There è vicina a certe cose di Lowe, è molto espressiva, grazie alla voce ed alla chitarra che ci da dentro di brutto. Anche in questo caso e è un ritornello che si imprime di botto nella memoria. Red Clay Limestone è probabilmente il capolavoro dell'album. Si tratta di una ballata con echi folk, di vago stampo appalachiano, in cui country e bluegrass vanno a braccetto: scolpita nella tradizione Red Clay Limestone viene giocata sulla voce espressiva del nostro e su un arrangiamento elettroacustico di grande presa.
Rock and Roll Deli richiama i vecchi giorni di Minneapolis con il suo tessuto rock robusto: potrebbe benissimo passare per una composizione di Paul Westerberg. Notevole Touch of a Dove, un country rock sapido e deciso, dove il nostro duetta bravamente con la dolce Dolly Parton. Last Ditch Effort è una canzone che cambia completamente il suono al disco, come pure i tre brani con cui termina il lavoro: il rock 'n' roll Right Now, l'alternativa Third World Waltz e il rock'n'country You Must Be From Nashville.