STEVE TENPENNY BAND (Westbound Sun)
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  Recensione del  18/11/2005
    

Steve Tenpenny è un giovane cantautore texano, al suo esordio. Westbound Sun ha il pregio di metterci davanti ad un musicista solido e vitale, un musicista che si è fatto largo nella folta schiera di sconosciuti che calcano le scene texane, a suon di concerti energici e vitali, dove rock e country vengono mischiati alla grande. Tenpenny fa rock, ma la sua dose di radici è forte ed integra ed il suo suono sanguigno e pulsante, è figlio del primo Steve Earle ma anche di Cross Canadian Ragweed, Reckless Kelly e Jack Ingram. Una miscela esplosiva che solo i texani sono in grado di fare e che si può ascoltare anche nei dischi di Cory Morrow, Pat Green, Aaron Watson, Jackson Taylor ed altri emergenti.
Quindi rock e country, in parole povere, elettrico e godibile, ma con ballate come Look Again che danno un volto alla parte più intima di Steve come autore: Westbound Sun è quel classico disco che vi potete aspettare da uno che viene dal Texas e che mischia rock e radici in modo naturale. Sì naturale, perché i texani ce l'hanno nel sangue e Tenpenny è texano sino al midollo. Steve è supportato da una solida band: Kevin Hollingsworth, chitarre, James Willis, basso, Brandon Smith, batteria.
Ci sono anche diversi session men, ma i nomi sono sconosciuti, anche se sono davvero bravi: Fallon Franklin, Vinnie Bean Garbonzo, Nick Whitworth, Michael Blake etc. L'album si apre con la tosta ed elettrica Texas Girl, che sembra uscita di botto da Guitar Town di Steve Earle: ritmica solida, chitarre aperte, ed una canzone tesa ed elettrica che è il miglior biglietto da visita che ci si poteva attendere. Westbound Sun, oltre che il titolo del CD, è anche il singolo apripista: una ballad elettrica, abbellita da un violino, che ha il passo tipico delle ballate texane, discorsiva e vitale, dotata di una bella melodia di fondo che piace al primo ascolto.
Mexico è una piccola gemma: mette assieme il cuore dei Texani con la passione dei Messicani e regala un canzone in stile tex-mex pura ed incontaminata. L'elettrica Star Crossed Lover riprende le tematiche del brano di apertura ed evidenzia il suono pulsante delle chitarre e la voce carismatica di Tenpenny. Annie's Song è una composizione nostalgica e coinvolgente con il fiddle dietro alla voce ed una melodia dal tessuto forte, che tocca nel profondo. Dixieland High è per contro un grass rock teso, con fiddle e banjo che duettano con basso e batteria, un tempo acceso e la voce sicura di Steve che porta tutti in pista a ballare.
Angel è dolce ed interiore: ma Tenpenny è capace di costruire canzoni nostalgiche, di sicura presa, dotate di melodie accattivanti, che non ripetono dei cliché, ma che sanno coinvolgere sin dal primo ascolto. Ancora chitarre elettriche con la potente Train To Nowhere mentre la semplice (a livello di testi) Good Beer & Good Buddies è una tipica texas barroom song. L'album si chiude in bellezza con Look Again, la godibile San Antone (sfiorata dal folk e dal Messico) e Sylvia Plath.