Interessante performance, registrata il 3 Gennaio 1987 ad Austin. I musicisti appaiono su un palco montato in studio, con una scenografia che sembra all'aperto, ma poi se osservate The Capital, vi rendete conto che è stampato sul muro. Solo le piante sono vere. Cash è in forma e la band che lo asseconda è rodata: infatti si notano tra le sue fila musicisti che sono con lui da una vita, dal pianista
Earl Poole Ball al batterista
W S Holland, dai chitarristi
James Soldi e Robert Wooton, al bassista
Joe Allen. Discorsivo e molto disponibile, Cash ci regala un set stringato ma decisamente interessante in cui mischia alcuni classici con brani che è difficile trovare nel suo immenso repertorio. La serata si apre con una tonica versione di
Ring of Fire, con il nostro che si muove sul palco con una giacca scura in pelle, e la band dietro a lui che gira in modo diretto, coi fiati che eseguono il classico riff mariachi che ha reso celebre la canzone negli anni sessanta.
Poi Johnny attacca
Folsom Prison Blues, che non poteva mancare, e rende omaggio all'amico Kristofferson eseguendo
Sunday Morning Comin' Down, che lo stesso Johnny aveva portato al successo all'inizio dei settanta. Una serata calda e coinvolgente, con la gente molto ben disposta ed il grande Johnny (che voce) che esegue la classica
I Walk The Line. Poi è la volta di un medley: la poco conosciuta
The Wall e la splendida
The Long Black Veil, nostalgica e profonda, che abbiamo da poco riascoltato sul box di The Band.
Big River viene servita da un bel gioco di chitarre, poi Johnny annuncia che canterà una canzone di Tom T. Hall:
I'll Go Somewhere and Sing My Songs Again. Ancora meglio quando il nostro annuncia una canzone di Guy Clark. Ed è già una rarità.
Let it Roll viene eseguita alla maniera di Guy, lenta e cadenzata, e Cash regala un prezioso arrangiamento di chitarre, con l'aggiunta della voce di Anita Carter sul finale.
Ballad of Barbara è la rilettura della nota folk song inglese Barbara Allen a cui il nostro ha cambiato il testo. Poi Cash si supera e interpreta una canzone che raramente ha eseguito dal vivo.
Si tratta di
Sam Stone di
John Prine: da brivido.
Ghost Riders in The Sky è piacevole, con quel tocco epico che non guasta. Poi sale sul palco la moglie June Carter ed i due rifanno assieme
Where Did We Go Right. Chiusura in bellezza con una seconda versione di
I Walk the Line, questa volta con arrangiamento quasi mexican, ancora coi fiati in azione. Mariachi ovviamente.