BILLY JOE SHAVER (The Real Deal)
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  Recensione del  27/10/2005
    

Molto considerato come autore, Shaver è anche un musicista, un performer rispettato sia dalla stampa che dal grande pubblico ed uno di quei musicisti che vengono messi al di sopra delle parti, come delle icone rare. Texano, Billy Joe ha superato da tempo i sessanta anni e la vita non lo ha certo risparmiato: ha perso i genitori ma, sopratutto, il figlio Eddy, giovane chitarrista di sicuro avvenire, stroncato dalla droga. Billy Joe ha alternato grandi canzoni a grandi dischi, ha avuto alti e bassi e, dagli anni novanta in poi, cioè da quando ha firmato per la Zoe prima e per la New West poi ha quasi sempre raggiunto l'obbiettivo.
È uno costante, incide quasi un disco ogni anno e le cose migliori degli ultimi anni sono: Tramp on Your Street ('93), Live at Smith's Olde Bar ('95), Highway of Life ('96), The Earth Rolls On ('01), Try and Try Again ('03). The Real Deal arriva dopo il tributo Live alla sua arte (appena discreto) ed al disco postumo registrato con il figlio (Billy & The Kid) e si colloca senza problemi tra le cose migliori registrate dal Texano. Si tratta di un album ricco, con ospiti, che alterna brani vecchi e nuovi, covers ed altre cose interessanti.
Shaver vira decisamente verso il country, texano sino al midollo, come dimostrano brani quali Down The Road By The Way, dove il nostro duetta amabilmente con Nanci Griffith, mentre un dobro ed un fiddle creano una base perfetta. E se non siete convinti ascoltate West Texas Waltz assieme alla dolce Kimmie Rhodes: un valzer alla texana, cantato con il cuore. Ma è tutto il disco che mostra di avere una marcia in più: dall'iniziale Live Forever, una delle migliori canzoni scritte da Billy Joe negli ultimi anni, rifatta con le voci di Big & Rich, un duo molto popolare in questo momento in Usa. Pure country, with a Texan Feeling. Nostalgica e suggestiva è la western ballad There's No Fool Like an Old Fool, con il dobro e l'acustica che creano il background perfetto, mentre Livin' a Lovin' Lie conferma la buona vena del nostro. Il disco non perde un colpo e propone brani di spessore come il country diretto di It Just Ain't There For Me No More, dal ritornello che cattura al primo riff, o lo swing-country di Jesus Christ is Still the King che, se fosse ancora vivo, Woody Guthrie avrebbe fatto sua. Kevin Fowler dona la voce per la classica country song Slim Chanche and the Can't Hardly Playboys, mentre è curioso il duetto con Nanci Griffith in Valentine.
I Changed My Mind sembra una vecchia song di Johnny Horton, mentre Sweet Melody altro non è che un vecchio buon brano country. Il valzer, texan style, si affaccia anche nell'espressiva You Ought To Be With Me When I'm Alone (Shaver ama i titoli corti ed incisivi), mentre la chitarra elettrica apre la spedita The Real Deal che Billy Joe canta in modo perfetto. In chiusura una nuovo versione di Try and Try Again (più acustica), l'allegra If The Trailer's Rockin' Don't Come Knockin' (che sembra uscita da un disco di Hoyt Axton) e la nostalgica Aunt Jessie's Chicken Ranch. Chiusura in bellezza con una canzone natalizia, la classica christmas song messicana, cioè Feliz Navidad, registrata assieme al grande Flaco Jimenez.
Un disco bello, ben fatto e, soprattutto, convincente. Di rado Billy Joe ha messo tanta carne fuoco (il CD dura più di un'ora) senza gettarne un solo briciolo.