La Goner Records è un'etichetta molto limitata, che tuttavia a Memphis se la passa piuttosto bene pubblicando dischi di perfetti sconosciuti, come King Khan, King Louie o Johnny Vomit. Sembra uno scherzo, soprattutto dopo aver dato un occhio alle copertine, eppure questi personaggi esistono davvero: è il sottoscritto che ignora e non riesce proprio ad immaginare quale genere di musica possano suonare. L'unico disco nelle mie mani è uscito una anno fa e si intitola
Too Much Love, di
Harlan T. Bobo che, esattamente come i suoi colleghi d'etichetta, non gode della benché minima popolarità. Ciononostante, Harlan è un musicista di tutto rispetto a Memphis, tant'è che il Memphis Flyer ha annoverato
Too Much Love fra i migliori cinque dischi prodotti in città nell'ultimo lustro. Harlan è un personaggio eclettico e la sua versatilità è concentrata in una trentina di minuti: un andirivieni di sonorità acustiche e strascichi di rock and roll, senza troppo badare alla forma e di una sostanza imbarazzante.
Oltre ad adoperarsi nel songwriting e alla voce (tonica negli acuti e più posata durante le ballate), Harlan si prende cura anche delle chitarre, mentre il resto degli strumenti è affidato a personaggi altrettanto sconosciuti: ma proprio questo contribuisce ad aumentare la mia curiosità e il fascino di tale prodotto.
Too Much Love si apre con
Only Love, un country acustico e lento, contraddistinto da quel suono livido e malinconico da borderline texano. La successiva
Left Your Door Unlocked prosegue sugli stessi toni, pur essendo un genere più simile alla "ballata" rispetto alla precedente; la title-track è invece un rock and roll demoniaco e gracchiante, un pezzo energico, con sprazzi di hammond, parole gridate ed un coro lacerante.
Zippers And Jeans e
Mr. Last Week sono due pezzi chitarristici: il primo è un guizzo da un minuto e quaranta che ricorda i Long Ryders prima maniera; il secondo è un rock in crescendo dalla struttura semplice, arricchita da assolo e vibrato.
When You Coming Home? e soprattutto
After This Night sono invece due tracce lente che si collocano entrambe fra Nick Cave e i Giant Sand. L'album si chiude infine con una sorta di rock & soul,
Bottle And Hotel, reso in chiave chitarristica.
Too Much Love è dunque un lavoro davvero speciale, un album marginale ma curioso e sorprendente: qualcosa che non ci si aspetta.