Okemah and the Melody of Riot segna il ritorno di
Jay Farrar all'interno della sua creatura, i
Son Volt. Nati dalla scissione degli
Uncle Tupelo i Son Volt hanno pubblicato tre albums tra il 1994 ed il 1998:
Trace, Straightaways e
Wide Swing Tremolo. Tre dischi di spessore dove si dimostrava chiaramente che la vera anima degli Uncle Tupelo non era Jeff Tweedy (basta vedere cosa fanno adesso i Wilco) ma Jay Farrar. Okemah è stato costruito, nelle intenzioni del suo autore, come i vecchi dischi dei Son Volt: teso, elettrico, pulsante, roots oriented, malinconico.
Il tono vibrante delle chitrarre, la sezione ritmica densa, la voce intristita di Farrar: non è cambiato nulla, come se sette anni non fossero passati. Jay ha messo una nuova band alle sue spalle, una band dal suono meno potente, talvolta anche meno brillante: la sezione ritmica è nelle mani di Dave Bryson ed Andrew Duplantis e la chitarra la suona l'ex Backsliders Brad Rice.
Il disco non deluderà comunque i fans della band e, penso, darà nuova carica a quelli scontenti delle avventure da solista di Farrar. La musica torna ad essere diretta e le canzoni, dall'elegiaca
Bandages & Sears, dove viene nominato anche Woody Guthrie (Okemah, che da il titolo al CD, è il luogo di nascita di Woody, in Oklahoma), alla tesa
Afterglow 61, dalla polemica
Jet Pilot (contro la politica Usa), alla bella
Ipecac.
La tristezza alberga sempre nelle canzoni di Jay, ma questa volta c'è la musica a supportarla ed anche le canzoni stesse hanno una sostanza certamente superiore a quelle che hanno condizionato il suo periodo solista.
Who rammenta i vecchi REM,
Endless War è tosta e lirica al tempo stesso,
Medication stempera i toni e si lascia andare ad una atmosfera più pacata, con un suono meno elettrico e più meditato.
Il disco si avvia alla fine, ma abbiamo ancora tempo di gustare
6 String Belief, Gramophone e la riflessiva
World Waits For You, divisa in due parti.
Okemah and the Melody of Riot è in definitiva un buon disco anche se, a mio modesto parere, i primi
Son Volt erano decisamente più tonici ed anche le canzoni di qualità superiore.