GRAHAM PARKER (Loose Monkeys: Spare Tracks and Lost demos)
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  Recensione del  30/01/2004
    

Parlare di un disco di Graham Parker è sempre un compito complesso perché ci sono tante e tali componenti nella musica del piccolo diavoletto inglese che è facile trovarsi fuori strada; vediamo, quindi, da dove iniziare. Graham, GP per gli amici, nell'ultimo anno ha stretto ulteriormente i rapporti con il suo sito, e dopo vari scritti pubblicati in esclusiva sull'homepage ha iniziato a seguire ed a partecipare alle discussioni sulla sua vita, le sue sessions e così via dicendo.
Nell'ultimo viaggio in Inghilterra, di conseguenza, avendo trovato una borsa di nastri di outtakes e demos, GP ha avuto un'idea speciale e ha pensato di vendere il CD solo in Internet, questo per abbassare i costi, naturalmente. Ha fondato la sua casa discografica, la Up Yours (che in inglese significa più o meno "fatti in culo" n.d.a.), e appoggiandosi al sito della Razor and Tie Records di New York, che accetta pagamenti con la carta di credito, il 15 Marzo ha iniziato la distribuzione mondiale. Il disco, intitolato Loose Monkeys: Spare Tracks and Lost demos, è ancora più inusuale se si considera la scelta di Graham di pubblicare un CD senza booklet, sempre per abbattere i costi, che, però, può essere scaricato da Internet e stampato gratuitamente salvando a lui diverse migliaia di dollaroni.
Di Mr. Parker conoscete già tutto e sarà inutile dilungarmi in sterili disquisizioni sul perché sia un personaggio maggiore, sebbene non per volume di vendite, della musica che amiamo e sul perché vi consigli caldamente l'acquisto di questo CD.
Le outtakes e i demos parkeriani sono meglio del 70% della schifezza che ci circonda e coprono un periodo che va dal 1983, anno di pubblicazione di The real Macaw e, sino alle outtakes di Acid Bubblegum, ovvero 1996 passando per le sessions del favoloso Mona Lisa's Sister, che tra parentesi sta per essere pubblicato in versione rimasterizzata dalla Buddha Records. Le prime tre canzoni sono incise con una band che farà venire i sussulti a molti di voi: Andrew Bodnar al basso e Brinsley Schwarz alla chitarra (già con i famosi Rumour) e Pete Thomas alla batteria (già con gli Attractions di un certo Mr. Costello). There's a ghost in my house è una cover di un brano Motown che subisce lo stesso trattamento che I want you back e You can't Hurry love avevano subito anni prima, Burnin'on a Higher flame, è una signora canzone ed è probabile il migliore brano tra quelli inediti.
Il terzo brano con questa speciale band è Durban Poison che molti ricorderanno in versione acustica nel disco Live! alone in America. Tortured Soul del 1993, è un'altra grande canzone e la completamente orchestrata Wherever you are proviene dalle sessions del 1983. Dead to the world, insieme a Hormone of love sono il tipico esempio dell'ironia che contraddistingue la produzione Parkeriana mentre Everything Goes è in versione differente da quella apparsa nel 1986. I'm in love with you, Natalie, dolce ballad, I Just Can't Capture Her Imagination, Corporate rock, filippica contro il music-business americano, e Love in the air, una sorta di reggaetto di quelli che GP sa scrivere così bene (o mi sbaglio Zambo??), sono brani acustici, solo Mr. Parker e la sua fida chitarra, e provengono dalle sessions del Dicembre 1985.
La musica che vi aspettereste di sentire è proprio quella che viene fuori dagli speakers, un misto di Bob Dylan e Elvis Costello del periodo punk, sebbene GP si risenta del paragone con Ec perché ha iniziato a fare musica prima di Mr. Costello e pensa che il paragone, se fatto, debba essere tutto a suo vantaggio. Passando per altre sessions registrate nel Settembre del 1986 giungiamo infine a Don't kid yourself, una sorta di Like a rolling stone un po' più dolce, The invisible woman e un ennesimo reggaetto, registrato nel 1996 dal titolo Guillotine of Guadalupe. Il CD, quindi, venti canzoni dopo sancisce la sua freschezza e la sua validità e l'unico invito che posso farvi prima di chiudere è quello di dirigervi a comprarlo, sia se siate dei neofiti di Mr. Parker, sia se siate dei cosiddetti, completisti.