LUCINDA WILLIAMS (Live from Austin Tx) DVD
Discografia border=Pelle

             

  

  Recensione del  30/07/2005


    

È una Lucinda Williams dai capelli corvini quella che si presenta sul palco dell'Austin City Limits la sera del 5 dicembre 1998 per un concerto che ripropone il brillante suono roots del suo classico Car Wheels on a Gravel Road, che è il disco di riferimento per quella tournee e di cui presenta quasi tutte le canzoni (ben 10 su 13). Tra i musicisti che l'accompagnano spiccano i due chitarristi Kenny Vaughan e John Jackson, Randy Leago all'Hammond B3 e alla fisarmonica e Jim Lauderdale alle backing vocals, tutti perfetti per quel suono.
L'apertura è con una intensissima Pineola, con i grandi intrecci delle due chitarre elettriche ed contrappunti della fisarmonica. Metal Firecracker è la bella ballata che conosciamo e precede la strepitosa Car Wheels on a Gravel Road dal ritmo saltellante e con un bel fraseggio del mandolino elettrico nelle mani di Jackson. La coda strumentale è da applausi e la versione è addirittura superiore a quella di studio. Lucinda presenta poi Right in Time, altro brano di caratura superiore, cantato con grande trasporto. Drunken Angel è un altro classico, con quel ritornello in cui la voce di Lucinda esce allo scoperto con tutta la sua carica dolente, mentre Greenville, struggente, è la prima canzone a farci assaporare le atmosfere strascicate e desertiche tipiche delle sue ballate. Jim Lauderdale alla seconda voce ed una nostalgica fisarmonica contribuiscono ad accrescere l'intensità dell'atmosfera. Still I Long for Your Kiss è un'altra ballata, dal ritmo più cadenzato, ancora con la fisarmonica a riempire il suono e con una impennata elettrica di grande vigore, grazie all'assolo di Kenny Vaughan. Lake Charles è un altro brano di Car Wheels, mentre Changed the Locks, ripescato dal disco del 1988 che portava il nome della cantante, è un grande pezzo rock, granitico e rovente, con Lucinda che conduce le danze, mentre le chitarre elettriche fendono l'aria.
La Williams ama questa canzone, che suona ancora dal vivo (è anche sul recente Live at Fillmore). Sonorità bluesate caratterizzano la successiva Disgusted, con Lucinda all'acustica che duetta con l'elettrica. Jackson è l'invocazione country folk che era messa in chiusura di Car Wheels mentre Sweet Old World è un'altra intensa e nostalgica ballata, in cui è la fisarmonica a tessere il suono e le chitarre elettriche a ricamare assoli in punta di dita. Molto bella anche Passionate Kisses, dal ritmo rock, cantata a piena voce da Lucinda, con l'ottimo Kenny Vaughan a fornire il riff di chitarra. Something About What Happens When We Talk è un ripescaggio da Sweet Old World disco del 1992, ma è Joy in una entusiasmante esecuzione di 8'15" a valere da sola l'intero concerto. Il ritmo è incalzante e la band si scatena letteralmente alle spalle della cantante, impegnata in una esecuzione vocale vigorosa e trascinante.
I due chitarristi si alternano e si inseguono in assoli brucianti, con Jackson alla slide, mentre l'Hammond morde nelle retrovie e la sezione ritmica picchia sempre più duro. Ad un certo punto il suono si fa più rarefatto ed ipnotico, Lucinda riprende le fila intonando il ritornello e poi tutti gli altri la seguono nel crescendo finale, con Vaughan che strapazza letteralmente la chitarra. La chiusura del concerto e del DVD è con una impetuosa Can't Let Go, con la Williams ormai scatenata, come tutta la band.