Jeffrey Halford proviene da San Francisco ed è uno dei musicisti emergenti di quella fiorente scena musicale. Soprattutto è uno dei musicisti "normali" in quanto non segue nessuna moda ma fa solo del rock, venato di blues, senza metterci né hip hop, né punk, né altre fesserie che hanno a ben poco a che fare con la musica. Halford ha già almeno un disco alle sue spalle,
Hunkpapa, edito nel 1999, sempre in sospeso tra blues e rock. E
Railrbirds prosegue su quel discorso, con una musica che va ancora più a Sud: in Georgia, in Louisiana.
Le radici blues sono inequivocabili e i
The Healers sono una band con gli attributi. Oltre a Jeffrey, voce e chitarre varie, abbiamo Rich Goldstein, Paul Olguin, Trey Sabatelli e Jim Norris. Interessanti gli ospiti: dal noto
Augie Meyers a
Chuck Prophet, Steve Bowman, Michael Fio rentino. Halford tenta di rifare il suono rauco, in sospeso tra blues rock e soul, che ha reso celebre John Hiatt e talvolta ci riesce anche (ascoltate
Hannah Ruth, un brano di tutto rispetto).
Ma spesso rimane ancorato ad una scrittura abbastanza semplice e poco caratterizzata al punto che il disco, che pure ha i suoni giusti, non riesce a catturare appieno quello che cerca di proporre. Ci sono canzoni di qualità come
Denial, South of Bakersfield, Halfway Gone, Vancouver Rain, ma sono in minoranza rispetto al resto del materiale che non riesce ad elevarsi allo stesso livello.