BLUE RODEO (Are You Ready)
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  Recensione del  24/10/2005
    

I canadesi Blue Rodeo hanno ormai una carriera ormai piuttosto lunga, solida e prolifica che ha sfoderato dischi sempre molto belli e onesti (ma anche un piccolo capolavoro come Lost Together, che è il primo disco da avere dei Blue Rodeo), riletta recentemente da un apposito Greatest Hits. Are You Ready si aggancia automaticamente ai dischi che l'hanno preceduto perché i Blue Rodeo rimangono ancorati alle figure di Jim Cuddy e Greg Keelor, i due songwriter la cui coabitazione è il nucleo essenziale del gruppo.
Le variazioni sono quindi infinitesimali rispetto ai precedenti: difficilmente sentiremo i Blue Rodeo suonare sopra campionamenti, loop o rumori assortiti o provare esperimenti musicali che esulino dalle loro radici principali che, ad occhio e croce, sono da cercarsi tra Neil Young e la Band. Nella loro agenda c'è posto soltanto per il rock'n'roll e le sue divagazioni a seconda delle canzoni e dei musicisti che intervengono con il gruppo. In Are You Ready c'è una maggiore predominanza di sfumature country & western perché dobro e pedal steel di Bob Egan sembrano aver sostituito i contrappunti dell'esuberante Bob Wiseman, tastierista che a lungo ha dominato il sound dei Blue Rodeo portandolo in direzione più dure e psichedeliche.
Sostituito con il più discreto Bob Egan nelle strutture sonore e nelle canzoni dei Blue Rodeo sembrano essersi aperti degli spazi per altri interventi, come la magnifica tromba di Tired Of Pretending (una canzone di un'intensità particolare) o le cornamuse e il flauto di Paddy Moloney in Phaedra's Meadowe, appunto, quella squillante pedal steel che porta i Blue Rodeo dalle parti cosmiche di Gram Parsons e dintorni. Succede in Stuck On You (la pedal steel è in primissimo piano), nell'eterea Up on that Cloude in Finger Lakes, forse la canzone migliore di Are You Ready. Insieme ad un paio di rocamboleschi rock'n'roll (compresa la title track dove i Blue Rodeo, che non sono insoliti a numeri del genere, sfoderano delle chitarre acidissime) spuntano anche delle inedite note soulful in I Will.
Meriterebbero senza dubbio maggiore spazio, così come vale la pena di citare Runaway Train, una canzone il cui sviluppo è quasi uno standard nel repertorio dei Blue Rodeo, ma con una melodia sixties che colpisce al primo colpo. Are You Ready è un buon disco di un gruppo forse minore (nelle dimensioni e nel successo), ma indubbiamente ai primi posti per la dignità, lo stile e la coerenza.