BUTCH RYAN & GROOVY COOL (Wishing on the Stars)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  12/05/2005
    

Butch Ryan non è al suo esordio. Ha già registrato due dischi a suo nome: Unknown e Honeylove. Ma è con questo terzo album, inciso assieme ai Groovy Cool, che il cantautore della Florida è uscito allo scoperto e si sta facendo un nome, sopratutto in Inghilterra. Sarà che proviene da Tampa, come il suo conterraneo Ronny Elliott, ma Ryan ha affinato le unghie e da cantautore come tanti altri, si è mutato in rocker. E sono le canzoni di Wishing on the Stars a fare la differenza.
Dalla fiera title track, che rimane in mente dopo un solo ascolto, al folk rock di impronta dylaniana (l'armonica) April's Lips. Groovy Cool: Butch Ryan, voce solista, armonica, chitarre varie, Jay Barnett, seconda voce, chitarra solista, Chris Ryals, basso, Nino Perkola, batteria. C'è una connessione con Ronny Elliott, si tratta di Steve Coleman, che fa da sideman nell'album ed aiuta Butch nella produzione. E Ryan conferma che la Florida, soprattutto la parte a Nord, da Tampa a Jacksonville, è una zona dove abita il vero rock and roll.
Wishing on The Stars contiene una serie di canzoni dal tiro diretto, che potrebbero tranquillamente diventare dei classici dal vivo (ma il gruppo ha per ora solo un culto locale) amche perché non si scrivono tutti i giorni canzoni come Wishing on the Stars o la travolgente Mona Lisa Marie, dal ritmo veloce e dalla melodia insinuante. E se le canzoni che ho citato non bastano, ascoltate la verace Some Kind of Boyfriend, che ha un riff di chitarra coinvolgente, oppure None of the Above, intro acustico, basi folk rock.
In America lo chiamano Heartland rock, musica della terra fatta con il cuore, e la finale Little Firecracker potrebbe fungere da canzone manifesto del disco, per la sua onestà di fondo. Rock and roll is here to stay.