BASTARD SONS OF JOHNNY CASH (Walk Alone)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  31/02/2004
    

Nuovo gruppo proveniente da San Diego, California del sud, che si è scelto senza dubbio un appellativo originale, "i figli bastardi di Johnny Cash", sembra addirittura con la benedizione dell'uomo nero" (fatto di non poco conto...). Si tratta di un classico quartetto tipo formatosi nel '95, che si autodefinisce interprete di una "musica country dallo spirito ribelle", che si presenta con due chitarre, basso e batteria ed è capitanato dal vocalist nonché songwriter Mark Stuart, e può contare anche su due ospiti quasi fissi alla pedal steel guitar e ad una seconda chitarra.
Una band che mostra di ispirarsi a personaggi quali Merle Haggard, Dave Alvin, che echeggia certo Bakersfield sound e guarda con attenzione alla musica texana in particolare. A sorpresa non ha molto in comune con Johnny Cash, anzi proprio poco, con cui divide solo la passione, non molto evidenziata, per il rockabilly. Walk Alone, notevole collezione di brani di country roots music è un buon debutto, destinato a suscitare interesse in tutti gli appassionati del genere.
Contiene infatti una dozzina di canzoni piuttosto piacevoli e consistenti, dal solido peso specifico e dalla particolare dignità, che la voce di Mark, particolarmente brillante, rende sempre con autorevolezza e personalità. Dieci su dodici dei brani sono originali e tutti firmati dal leader.
Tra questi da sottolineare quello che apre il disco Texas Sun, uno scorrevole e deciso up-tempo country rock che tratta di un personaggio ispirato da James Dean, Walk Alone, la title track, una ritmata, malinconica ballata ricca di pathos, bello lo scambio strumentale tra chitarra elettrica e pedal steel guitar, 440 Horses, un testo sulla falsariga sonora western, superbamente cantato da Mark, Memphis Woman, un motivo vagamente swing dall'ottimo arrangiamento e con un notevole spunto della chitarra elettrica che cattura facilmente la nostra attenzione, Lonesome Sky, una spanish cowboy ballad dalla particolare intensità, Interstate Cannonball, una ritmatissima canzone dal sapore blues dedicata ad un fan del gruppo che di professione è camionista.
Ci sono anche due covers, la prima è quella del rock del Texas troubadour Dale Watson, Truckstop in La Grange, reso in una travolgente versione che sembra fatta su misura per essere ascoltata in un tipico luogo di ristoro stradale, la seconda è quella di un classico di Merle Haggard Silver Wings, personaggio che ha voluto la band con sé durante una sua tournée nel '99, proposto in una edizione più cruda e diretta, che volge lo sguardo più a sud est che non a Bakersfield.