E da qualche tempo, dall'apparizione sul mercato di
Noises In The Hallway su etichetta DVI, ovverosia da quasi una decina d'anni fa, che teniamo sottocchio
Greg Trooper, singer songwriter del New Jersey, che ha scritto tra gli altri per Steve Earle, Robert Earl Keen, Vince Gill, Billy Bragg, Rosanne Cash. Da allora in poi è stato tutto un crescendo qualitativo per questo folk singer precursore del suono 'americana'. Ottimi infatti i suoi successivi lavori
Popular Demons, pubblicato dalla Koch nel '98,
Straight Down Rain, uscito su Eminent nel 2001 e
Floating in circolazione da due anni fa, il debutto per la Sugar Hill (in mezzo c'è stato anche uno show room live,
Between A House and A Hard Place, venduto solo via internet purtroppo...).
Questa appena disponibile è la seconda proposta per la meritoria indie della North Carolina ed è una prova davvero valida. Non è una conferma, questa Greg l'aveva già data, è un ulteriore passo avanti verso una condizione eccellente, verso uno status di acquisita rilevanza, come fosse una sorta di meritato ingresso in quella ristretta cerchia di autori e vocalist di qualità e peso, che si sono guadagnati per le medaglie conquistate sul campo il diritto a non venir messi ogni volta in discussione.
Make It Through This World non è un gran disco solo in sé, valido per le canzoni che presenta e per la bravura vocale del suo autore, ma è una prova destinata a riscuotere consensi e approvazioni anche per via del notevole contributo che riceve dal suo produttore,
Dan Penn, il famoso autore di brani quali
Do Right Woman, Do Right Man e Dark End Of The Street che il sottoscritto considera memorabili nella covers dei primi Flying Burrito Bros, di Sin City.
Penn, quale producer soprattutto di soul music, infonde al disco un'anima particolare, generosamente passionale, emotivamente sensibile, nera perlomeno quanto bianca, che fa pensare talvolta alla musica di Otis Redding, uno dei dichiarati eroi del nostro Trooper, e contribuisce a dare corpo ad un documento sonoro di straordinaria efficacia e intensità. Non si preoccupino però gli appassionati di country music, anche se questo non è un album country, ha il country nel sangue così come il folk e più in generale la roots music, perciò sarà apprezzato comunque, superando ogni barriera stilistica limitativa della piena esposizione.
Dream Away The Blues è un classico r & b dal suono convincente e chiaro, con chitarra ed organo ben allineati, ove il protagonista si sente sicuro, una volta messa alle spalle la tristezza, di essere in grado di trasformarsi in un bimbo che danza in un coro di hallelujah.
This I'd Do è una soul ballad, seducente e rilassante, con puntuale assolo di electric guitar, che sottolinea la disponibilità in amore a fare qualunque cosa per accendere il fuoco e soddisfare i desideri del partner, dal marito e padrone di casa al buffone e allo schiavo e viceversa.
Green Eyed Girl è un brano neo tradizionalista, un lamento tipicamente americano, accompagnato da una squisita chitarra alla Mississippi John Hurt e coll'ispirato supporto alle harmony vocals di Pat McLaughlin.
Make It Through This World, la title track, è una ballad con piano e chitarra elettrica sugli scudi, una specie di invocazione alla donna che se ne è andata via, affinchè ci ripensi prima di voltare definitivamente pagina.
Don't Let It Go To Waste è una delicata love song, con break di dobro e acoustic guitar, dove il protagonista non dispera di riuscire a conquistare una fredda e solitaria Alice, alla faccia di ciò che pensano i suoi coetanei.
Lonely Pair è un eccellente motivo soul, davvero ricco di pathos e sentimento, con bell'assolo di organo e gradevole chiusura strumentale, dedicato ad una coppia che sembra giunta, come pentita però del suo comportamento, al capolinea della sua storia.
I Love It When She Lies è un'altra love song, gentile e garbata e con assolo di dobro, nella quale il protagonista, un tempo fiero nemico dei bugiardi, pende dalle labbra di chi non ha alcun rispetto per la verità.
No Higher Ground è un buon pezzo con piacevole assolo di organo che descrive gli effetti di un uragano che ha colpito a sorpresa in quel di Galveston.
Sad, Sad Girl è un testo lento, dalla semplice ma invitante melodia e il delicato finale strumentale, ove la donna cui si riferisce viene metaforicamente avvicinata ad una città mineraria dopo la chiusura dell'attività estrattiva.
When I Think Of You My Friends è il brano più ritmato del disco; quasi dylaniano e con un piacevole break di chitarra elettrica è una analisi veloce della particolare miscela di passione e sofferenza che è sempre presente nell'animo dei musicisti.
Close To The Tracks è una splendida canzone, tristissima e carica di pathos, che ha per protagonista una donna che non riesce ad avere aiuto neppure dai familiari per risolvere il suo problema di cuore.
Lonesome For you Now è uno slow blues, condotto dal pianoforte che fa la parte del leone tra gli strumenti presenti, dove l'autore dichiara di sentirsi solo, anche se dopo tutto persino il ghiaccio può sciogliersi.