DAVID LEE MURPHY (We Can't All Be Angels)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  31/01/2004
    

Nelle note inserite nel primo album di David Lee Murphy viene usata questa espressione: "Saturday-night-in-a-pickup-truck-with-the-windows-rolled-down-having-a-good-time-party-music". Un modo divertente ed ironico per descrivere la sua musica. Ci troviamo di fronte ad un musicista che media country e rock 'n'roll al pari di personaggi come Mark Collie, Bob Woodruff e George Ducas. Da quando arriva a Nashville nel 1983 dal nativo Illinois, David Lee Murphy comincia una lunga gavetta nei piccoli clubs e honky tonks, perfezionando anche il suo songwriting. Il che a Nashville può essere estremamente utile e remunerativo.
Infatti dopo un paio di hits scritti per Reba McEntire e per Doug Stone, arriva un contratto discografico (nel 1992 per la MCA) ed un album dal titolo profetico: Out With A Bang. Grazie ad alcuni singoli azzeccatissimi (Party Crowd, Fish Ain't Bitin' e Dust On The Bottle) ed alla presenza nella colonna sonora del rodeo movie 8 Seconds, l'album raggiunge le vette delle classifiche country. Tutto questo grazie ad una musicalità estremamente piacevole ed immediata e ad una scelta di canzoni che piacciono molto al pubblico americano perché raccontano la vita di tutti i giorni in maniera positiva e divertita riuscendo comunque a non cadere nel banale. Il disco in questione, il suo terzo, si ascolta tutto d'un fiato tanto è piacevole la selezione dei brani, dai singoli Just Don't Wait Around 'Til She's Leaving e All Lit Up In Love alla acustica That's Behind Me.
Il suo è un country'n'roll mai troppo duro, con la presenza continua di chitarre acustiche e steel guitars a smorzarne i toni. Musica molto adatta ad essere ascoltata in auto, che magari farà un po' storcere il naso a coloro che considerano la country music in maniera più tradizionale ma che sarà sicuramente apprezzata da coloro che seguono con attenzione l'attuale scena new country di Nashville.