ROGER CLYNE & THE PEACEMAKERS (Sonoran Hope & Madness)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  26/02/2004
    

Terza prova e definitiva consacrazione per Roger Clyne (ex-Refreshments) e la sua band, bruciati dal sole della cocente Arizona. Già Honky-Tonk Union (1999) li aveva segnalati come interessante combo di roots-rock del Southwest, interpreti di un sound fortemente venato di country, ma solidamente piantato nell’humus fertile del rock, il seguente live Real To Real (2000) li aveva confermati come sanguigna live band con molte frecce nel proprio arco e questo terzo cd rappresenta la maturazione della band ed il suo salto di qualità.
La formazione è rimasta immutata: Roger Clyne (voci, armonica e chitarre varie), P.H. Naffah (voci e batteria), Scotty Johnson e Steve Larsen (chitarre varie) e Danny White (basso) ed anche questo è sintomo di stabilità di idee e tutti contribuiscono alla riuscita del prodotto finale, anche se Roger è senza dubbio il motore del gruppo (firma lui, in solitaria od in collaborazione, tutti i brani della band, ad eccezione del classico Home On The Range, in una versione molto suggestiva ed inaspettata). I fuochi artificiali del title-track in apertura, subito seguiti da un vortice di sonorità messicane ed avvolgenti, creano l’atmosfera per l’entrata teatrale della voce di Roger Clyne, densa di pathos: partenza eccitante a dir poco.
Colorblind Blues ha le apparenti sembianze di una galoppata elettrica, ma le sonorità si stemperano ben presto in un songwriting piuttosto acustico, alternato a fiammate vocali di grande effetto. Sleep Like A Baby parte di banjo ed è la perfetta colonna sonora dell’immagine desertica che chiude il booklet del nostro cd: gli impietosamente caldi panorami di un’Arizona assolata e torrida, dove cresce solo qualche cactus saguaro e qualche sparuto cespuglio di tumbleweed. La musica invece è esaltante, scopriamola insieme a Roger Clyne ed i suoi Pacificatori.