BAP KENNEDY (The Big Picture)
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  Recensione del  31/03/2005
    

Sin dal suo distacco dagli Energy Orchard, il nome di Bap Kennedy è stato accostato a quello di Steve Earle, mentore dell'artista, nonché produttore del suo esordio solista: Domestic Blues. Dunque, la fama di Bap è sempre stata quella di artista orientato al country e alle radici americane, confermata per lo più dall'uscita di Hillbilly Shakespeare, un tributo personale ad Hank Williams.
Il suo cantautorato si presta bene a melodie dolci, a ballate semplici e di gusto; la sua costanza nello scrivere belle canzoni, invariata in questi otto anni di carriera, non è stata invece accompagnata da uno stile altrettanto omogeneo: ora, il country-rock delle origini si è pienamente tramutato in un dolce e piacevole soul "celtico" (aggettivo che non deve però ingannare: è semplicemente dovuto al paese natio di Bap, non certo al suono etnico tipico dell'Irlanda).
Una serie di ospiti lo ha incoraggiato in questo nuovo stile, affinché questa evoluzione si materializzasse con The Big Picture: il suo quarto disco vede infatti la presenza di peso del concittadino Van Morrison (co-autore di Milk Way), quella di Carolyn Cassady (che recita in Moruarty's Blues) e di Shane McGowan (che canta l'ultima strofa di On The Mighty Ocean Alcohol, ballata bucolica e struggente). The Big Picture si avvantaggia principalmente di una musicalità particolare, ottenuta con utilizzo intrecciato di lap-steel, mandolino, pianoforte, cori e fiati; è favorita altresì dai ritmi caraibici di Fireworks, dalle aperture cadenzate, in stile John Prine, di Milk Way e Too Old For Fairytales, e dal rock and roll ruvido di Rock And Roll Heaven.
Altri brani, come The Sweet Smell Of Success, The Truth Is Painful e Streetwise, meritano di essere menzionati per la loro struttura semplice, ma accattivante. Chi preferiva il Bap Kennedy prima versione (il Bap folgorato ed appoggiato da Steve Earle) deve rassegnarsi ad un mutamento dettato da vecchie/nuove inclinazioni, quelle che mirano alla fusione fra le emozioni dei paesaggi d'Irlanda ed un sottile gusto musicale d'oltreoceano.