LOS LONELY BOYS (Live at the Filmore, October 23, 2004)
Discografia border=parole del Pelle

        

  Recensione del  30/03/2005
    

Solo due anni fa i tre fratelli Garza, Henry, Ringo e Jo Jo, erano degli emeriti sconosciuti. Nell'estate del 2003 hanno pubblicato il loro disco d'esordio, Los Lonely Boys, sotto la spinta entusiasta di Willie Nelson. E quel disco, grazie al singolo Heaven, è diventato uno sleeper, crescendo a dismisura fino ad essere il disco indipendente più venduto dell'anno. A quel punto la Epic li ha messi sotto contratto, Heaven è diventato un successo di proprozioni internazionali ed il Cd del trio un best seller. Al punto che la Epic ha edito uno spettacolare DVD registrato dal vivo ad Austin, di fronte a 25 mila persone. Poi, sul finire dello scorso anno, Los Lonely Boys è stato riedito in versione De Luxe, con un CD aggiunto. Il DVD non era il primo disco dal vivo dei ragazzi, in passato avevano già pubblicato Live At Blue Cat Blues, registrato il 30 Novembre 2000, quando erano ancora una band assolutamente sconosciuta, prima di incontrare il loro portafortuna Willie Nelson.
E non è finita. Con una mossa inattesa la Epic ha pubblicato, non più di due settimane fa, questo album dal vivo, registrato al Fillmore di San Francisco lo scorso Ottobre. Anche se il repertorio dei tre non è molto cambiato rispetto al disco d'esordio, è pur vero che i fratelli Garza dal vivo sono un gruppo altamente spettacolare. Suonano con vigore, cantano con passione, ed improvvisano alla grande, senza alcun freno. La loro musica, una miscela intrigante di Latin Rock, figlio di Santana ma anche dei Los Lobos, e di rock blues, che deve molto a Stevie Ray Vaughan, dal vivo raggiunge la sublimazione attraverso una musicalità sciolta e la più assoluta facilità dei tre nel cambiare stile, ritmo e suono. Sono innovativi e decisamente creativi. Bisogna vedere se sapranno proseguire su questo piano.
Il disco d'esordio e i due Live per ora li hanno ampiamente premiati. Adesso devono scrivere nuove canzoni e continuare su una strada che non sarà certamente facile. Ma, per il momento, godiamoci questo concerto di quasi ottanta minuti dove rock e passione, musica latina ed improvvisazione vanno a braccetto. La spettacolare versione di Onda, il brano guida del disco d'esordio, supera i tredici minuti e ci regala momenti di pura improvvisazione con una partenza alla Santana un proseguio degno del miglior rock di matrice texana. Ma anche Dime Mi Amor supera gli undici minuti e, dopo il classico ritornello in spagnolo, si apre ad una incredibile jam con assoli continui e percussioni in crescendo. Poi ci sono le classiche Crazy Dream, puro texican rock and roll, Hollywood, una delle canzoni che hanno creato il marchio innovativo del suono del trio, l'inedita Man to Beat, tra rock e blues.
Quindi riscopriamo le già note More Than Love, con algide armonie vocali, Nobody Else, ruvida e vitale, Velvet Sky, che sta tra antico e moderno, Real Emotion, che richiama il rock del barrio dei Los Lobos. Altro richiamo ai lupi con la cover scintillante de La Bamba, tre minuti e mezzo di torrido mexican rock. E non dimentichiamoci di Cisco Kid, cover dei War, che si dilunga attraverso sette minuti abbondanti di pura improvvisazione tra rock e musica nera. Il concerto si conclude, e non ci poteva essere altra canzone, con una versione potente della lirica Heaven, il brano che li ha realmente portati in cielo. Oltre ai tre fratelli Garza c'è anche Reese Wynans alle tastiere, per dare più profondità al suono.