NELS ANDREWS (Sunday Shoes)
Discografia border=parole del Pelle

       

  Recensione del  30/03/2005
    

Bella sorpresa questo lavoro d'esordio di Nels Andrews, cantautore del New Mexico, dalle sonorità profonde ed introspettive. Dotato di una voce calda, Andrews sa costruire melodie intense in cui rock e radici vanno a braccetto. Ma non si tratta di un disco roots nel classico senso del termine, bensì di un album tipicamente cantautorale in cui Andrews, più di molti altri suoi colleghi, riesce a creare una musica decisamente personale, interiore e coinvolgente, che è legata al paesaggio che la cirdonda.
Il New Mexico è una terra magica ed antica, piena di deserti ma anche di montagne e di zone molto verdi: migliaia di storie tra il reale ed il fantastico hanno sempre descritto il New Mexico come un posto unico al mondo. Ed Andrews riesce ad estrapolare questo senso di mistico e di magico che aleggia nei dintorni di Taos, Albuquerque e Santa Fé e lo mette in musica.
Ed il risultato è un album dai toni sommessi, con una serie di ballate intense e ben costruite, suonato in modo secco e malinconico. Andrews che è dotato di una voce espressiva, si serve di una band chiamata El Paso Eyepatch e formata da Jeffrey Richards, chitarrista pulito e preciso, Michelle Collins, soave seconda voce, Heath Dauberman, batterista, Chris Kitchen, basso. Ad ampliare il suono c'è anche la fisarmonica di Brett Sparks (già con gli Handsome Family), il mandolino di Jason Daniello, la pedal steel di Dan Gutierrez ed altri, come alcuni fiati. Andrews ha dei numeri, si è conquistato la stampa locale ed ha ricevuto consensi in mezza America.
Questo suo album, che di può definire alternative country molto alla larga, in quanto di country ce ne è ben poco, contiene canzoni di indubbio spessore come Jesse's Mom, languida ballad in cui banjo e mandolino hanno una parte preponderante (come la doppia voce di Michelle), Broken Conversation, lenta e coinvolgente, magica e struggente, tra le cose più belle del disco. Central Avenue Romance, che apre il lavoro con un tocco malinconico e notturno, Weight, forse la più country oriented, Milk and Honey, lenta, profonda, speziata con il banjo, distillata dalla voce.
Ed ancora: Lili Marlene, con una bella tromba a creare la contro melodia, Meadowlake, turgida roots ballad dai toni classici ma con un ritornello che ti prende al primo ascolto, per chiudere con la bella Denim Scarecrow, che ha un che di nostalgico ed evocativo, e le rarefatte Petal to a Bee e Big Oaks Sky. Nels Andrews è un nuova figura nel firmamento sempreverde dei singers songwriters d'oltreoceano, ma non è uno qualunque: Sunday Shoes ci conferma che su di lui si può già fare conto, ed a lungo termine.