WARREN ZEVON (Genius: The Best Of Warren Zevon)
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  Recensione del  26/02/2004
    

La vera e indispensabile antologia di Warren Zevon è il cofanetto I'll Sleep When I'm Dead: due compact disc, 44 canzoni, un bellissimo booklet (dove tra l'altro lo si vede impegnato al tiro al bersaglio con Hunter Stockton Thompson), tutta la sua carriera in un concentrato di canzoni, rock'n'roll e derivazioni letterarie (la sua caratteristica) di altissima qualità.
Perfetta. I fans più accaniti possono cercare (magari in vinile, e auguri) anche A Quiet Normal Life (che risale a parecchi anni fa), mentre ai neofiti questa nuova compilation non può che far bene. Di fatto resta una netta sovrapposizione perché non ci sono inediti e tutti i brani, con l'eccezione di A Certain Girl di Allen Toussaint e dei due brani tratti dagli ultimi album di Warren Zevon (cioè I Was In The House When The House Burned Down e Genius rispettivamente da Life'll Kill Ya e da My Ride's Here, due ottimi dischi), sono già presenti I'll Sleep When I'm Dead.
Stiamo parlando però di canzoni come Poor Poor Pitiful Me, The French Inhaler, Carmelita o della splendida Hasten Down The Wind. Corposi rock'n'roll (con Warren Zevon ha suonato il meglio dei musicisti americani, da Waddy Watchel ai R.E.M.) e ballate romantiche e sporcate di polvere, un hit perfetto per le notti di luna piena (Werewolves Of London), alcune storie noir (Roland The Headless Thompson Gunner, Lawyers, Guns And Money), qualche gioieillo da riscoprire (Reconsider Me).
Aggiungeteci Excitable Boy, Play It All Night Long, Looking For The Next Best Thing, Detox Mansion, Boom Boom Mancini e Splendid Isolation e avrete una sequenza di canzoni e di rock'n'roll difficilmente trascurabile, anche se è la seconda o la terza volta che la sentiamo. Non è dimenticata nemmeno l'esperienza Hindu Love Gods (Warren Zevon e i R.E.M.) con la cover di Prince, Raspberry Beret e per concludere l'elenco vanno aggiunte Searching For A Heart, Things To Do In Denver When You'Re Dead, Mr. Bad Example e Mutineer.
Fine delle notizie discografiche. La verità è che la dignità, la forza e l'ironia con cui Warren Zevon sta affrontando la prova senza appello della malattia (e della morte annunciata) aggiungono alla sua grandezza di songwriter e di rock'n'roller (su cui non si discute) uno sfondo di umanità e di sensibilità a cui nessuna antologia, può e potrà rendere omaggio. Anche per questo resta un personaggio unico e straordinario a cui, in questo momento, possiamo dedicare soltanto le parole di una bellissima canzone, Death Is Not The End, sperando che siano vere. Buon viaggio, Warren Zevon, ovunque tu stia andando.