WARREN ZEVON (The First Sessions)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  31/03/2004
    

Negli ultimi tempi, da quando si è diffusa la notizia che Warren Zevon è afflitto da un tumore incurabile, l'interesse nei suoi confronti ha raggiunto livelli di rado toccati nel corso di una lunga e valorosa carriera. Paradossalmente, proprio quando la dea bendata gli ha definitivamente voltato le spalle, le fortune commerciali dell'artista hanno ripreso quota, grazie anche a una certa strumentalizzazione della sua drammatica situazione, propagandata in alcuni casi dallo stesso Zevon.
Ma è un peccato veniale, di fronte al modo fiero in cui ha deciso di affrontare, con la consueta ironia e il tipico sarcasmo di cui la sua musica si alimenta, i giorni che la vita ancora vorrà concedergli. Chissà se in assenza di queste vicissitudini avremmo avuto la possibilità di rispolverare queste prime incisioni di un Warren appena diciottenne, molte delle quali vedono la luce per la prima volta in questo interessante dischetto.
Le sessioni risalgono agli anni 1965-66 e comprendono pezzi perlopiù scritti dal Nostro, alcuni dei quali presentati in versione demo, altri sono i singoli del duo Lyme & Cybelle composto da Zevon (Lyme) e dalla "misteriosa" Violet Santangelo (Cybelle), prima conosciuta come Tule Livingstone (sarà soltanto una coincidenza il brano Tule's blues del primo album di Zevon, "Wanted dead or alive" del 1969?) e, successivamente allo scioglimento del sodalizio artistico e probabilmente sentimentale, Laura Kenyon. Si potrebbe affermare con facilità, come nelle note di presentazione della confezione, che in queste tracce si manifestano i germi del potenziale di un songwriter "unico".
Parole vere solo in parte, perché da un lato l'album è dannatamente piacevole, pur con le sue atmosfere datate, dall'altro ha il merito di farci scoprire lo Zevon che non sempre ti aspetteresti, a livello di influenze e di proposte musicali, anche se non del tutto originale. L'apertura avvincente di Follow me è intrisa di armonie beatlesiane da cui traspaiono echi di surf e di psichedelia californiana. La voce di Warren rincorre quella più matura della Santangelo in uno stuzzicante impasto vocale. Nella classicheggiante Like the seasons, reincisa e portata al successo dai Turtles, affiorano, tra l'orchestrazione d'archi, atmosfere melodiche alla Velvet Underground, di cui si respira l'aria anche in I'll go on.
La buona sintonia tra le due voci nella romantica And if I had you è suffragata nel brano di Lennon/McCartney I've just seen a face, registrata nientemeno che nella camera da letto di Violet con l'accompagnamento di una chitarra acustica. Altre cover interessanti sono il classico di Jimmy Reed Peeping and hiding, in cui un soft rhythm'n'blues si tinge di surf, e una quasi solare If you gotta go, go now di Dylan, con organo Hammond e sezione fiati in evidenza. You used to ride so high, firmata da Zevon, è stata invece incisa con la sua temporanea band The Motorcycle Abeline: grande energià per un beat un po' di maniera, in cui Warren suona pure il basso e fa il controcanto a sé stesso.
La primitiva versione della ballata pianistica old fashioned A bullet for Ramona, riapparsa poi in "Wanted dead or alive", ne evidenzia a sorpresa una timbrica già baritonale. In coda all'album, dall'indubbio valore storico, sono inclusi due brani dei Lyme & Cybelle in cui Wayne Erwin riveste la parte di Lyme in sostituzione di Zevon ormai partito verso altri lidi (Everly Brothers e la Spagna), che pertanto non ricopre alcun ruolo in questi episodi.