TOMMY WOMACK (Positively Na Na)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  29/01/2004
    

Tommy Womack non è un esordiente. Ha già una sua storia, con la militanza in due band: Government Cheese & BisQuits. Tommy è un veterano della scena indie, compone con intelligenza, è dotato di humor e, come punti di riferimento, ha musicisti del calibro di Bob Dylan, John Mellencamp, Paul Westerberg e Steve Earle. E questo suo primo album solista è un disco di grande qualità. Cantautore di vaglia, Womack mischia sagacemente rock e radici, chitarre elettriche e steel guitars, e ci regala un lavoro che sorprende sin dalla prima canzone.
Difficile descrivere l'emozione ascoltando per la prima volta i suoni di A Little Bit of Sex: inizio alternativo, con strumentazione scarna e distorta, poi entra la steel di Al Perkins e la musica diventa calda ed avvolgente, e la canzone prende corpo e si muta radicalmente. Grande canzone, dal piglio dylaniano (mi ricorda l'andamento di Like a Rolling Stone), cantata con voce molto vicina a quella di Bob, ma con suoni decisamente innovativi. Non sto scherzando, Womack mischia diavolo ed acqua santa, sta tra antico e moderno, ma è in perfetto equilibrio e riesce a costruire una canzone, divertente nel testo, ma dannatamente seria nella parte musicale.
Da solo questo brano vale l'ascolto del disco. Il resto. Skinny & Small è dura e grintosa, vicina al suono dei vecchi Replacements. Sheila's on the Road è una solare ballata dylaniana, con tanto di armonica ed un passo melodico coinvolgente. She Ain't Speakin' to Me, introdotta da una bella slide, è una ballad urbana venata di blues, fluida e ben costruita. Sweet Hitchiker è un rock blues corposo, con l'armonica che detta il tempo ed una base ritmica potente. Anche qui si sente molto l'influenza dylaniana, quella del primo Dylan elettrico, di Highway 61 Revisited. Christabella Wilson è brillante, grazie anche all'uso continuo della steel guitar.
I Drank Too Much Again è un racconto urbano, teso e vibrante, dal ritmo honky tonk e dalle sonorità coincise. Johnny Bought a Ring ha il tocco di Steve Earle ed una melodia nitida e ben delineata: Womack scrive bene, non ha paura di mostrare le sue radici, e la sua musica è adulta e vigorosa. Il disco tiene bene, dalla prima all'ultima canzone e la produzione è di alto livello. Chiudono il lavoro l'ironica Whatever Happened to Cheetah Chrome?, un country rock spigliato, e l'intima I'll Give You Needles. Tommy Womack è uno dei volti più interessanti della nuova scena Usa: sentiremo ancora parlare di lui. Per ora gustiamoci questo album, dalla splendida A little Bit of Sex all'acustica I'll Give you Needles. Accompagnano il cantautore musicisti di nome come Al Perkins, Ross Rice, Doug Lancio, Brad Jones e Tommy Meyer.