Dopo tre anni di silenzio segnati dal fallimento della sua casa discografica, la Rough Trade, ritorna la brava Lucinda finalmente accasata presso una grande distribuzione e, cosa più importante, non si vende al mercato ma ci fornisce un'ottima prova degna sintesi delle sue qualità già palesate in una manciata di lavori tra album, mini e partecipazioni a compilation, dove il suo amore per il rock, il country, il blues ed il gospel si fonde pe offrirci undici canzoni originali ed una cover di eccellente fattura dominante dalla sua coinvolgente ed appassionante voce.
I compagni di strada sono gli stessi di tre anni fa, vale a dire il superbo Gurf Morlix che lascia la propria impronta su tutto l'album deliziandoci con i suoi saggi e mai invadenti tocchi alle chitarre acustiche ed elettriche, pedal steel, dobro, mandolino e lap steel, i bravi John Ciambotti al basso, Donald Lindley alla batteria e Jim «Mr. Harmony» Lauderdale alle backgrounds vocals, più un paio di ospiti eccellenti che rispondono ai nomi di Benmont Tench e Byron Berline. Il tema dominante dell'album è la solitudine e la Williams l'affronta, attraverso i personaggi delle sue composizioni.