GREG TROOPER (Everywhere)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  30/01/2004
    

Grazie ai ragazzi della Venus torna finalmente disponibile sugli scaffali dei negozi di dischi Everywhere, il secondo album di Greg Trooper pubblicato originariamente nel '92 e da tempo irreperibile. Non si tratta di una semplice ristampa, ma di una riproposta con una copertina completamente diversa da quella marroncina dell'originale e, cosa più importante, con due bonus tracks in più per un totale di quattordici brani e una durata di una cinquantina di minuti.
Di Greg Trooper ne abbiamo parlato a sufficienza nei mesi scorsi e i nostri lettori ben conoscono le gesta del nostro eroe tanto che per Noise in the hallway pìù di qualcuno ha espresso il proprio consenso in occasione del pool '97 (e per quanto mi riguarda Noises... non è finito sulla mia playlist dello scorso anno solo per il fatto che, effettivamente, è del '96). E, per quanti non la rammentassero, ricordo poi un'esauriente intervista sul n° 180 del Busca.
Greg ci ha fatto visita lo scorso autunno con un tour che ci ha permesso di saggiarne e apprezzarne le capacità on stage, rivelandosi performer di buon valore e di talento. Originario del New Jersey, dopo varie vicissitudini risiede oggi in quel di Nashville, ma il suo sound non ha nulla a che vedere con la commerciale e stucchevole banalizzazione sonora che caratterizza la cittadina del Tennessee. Greg Trooper è una persona semplice e gentile, ma allo stesso tempo un songwriter geniale e caparbio; con tenacità fa la sua musica e le sue canzoni sanno di emozioni dirette, di muschio e rugiada, di storie vero che graffiano il cuore come lamiere d'auto scorticate in un vicolo buio o di racconti che nascono a mente aperta come sorriso tenue di una bambina. Pensieri in musica che sgorgano naturali e innocenti o con spontanea consapevolezza in chi ha occhi e sensibilità per vedere tra le grinze della quotidianità.
Everywhere è un lavoro valido e promettente; anche se non possiede il pathos del disco successivo è uno strumento rivelatore di un percorso in crescita e l'atmostera che si respira è positivamente concreta. Up to me è una ballata di forte presa, profonda e coinvolgente a cui fa subito seguito una Blind spot suggestiva e scorrevole, che ti penetra nell'epidermide. Steal away, song fresca e visionaria, evoca spazi chiari e la luminosità dell'aurora. I thought I was dreaming e un apprezzabile brano scritto in coppia con Steve Earle e va semplicemente ascoltato. Everywhere, bella song che titola il cd, e co-firmata da Sid Griffin e si muove sui passi di una narrazione riflessiva. Ma ci sono anche pezzi degni di nota come la bella e stimolante Ireland o come le gradevoli Biologically Blue e So far to go a dir la loro.
Ed infine le due bonus tracks: Wrecking ball cover di Neil Voung, e una piacevole Let's pretend rendono questo cd ancora più appetibile.