Grande album per il nostro Tom, che non vediamo l'ora di risentire dal vivo qui da noi. Un disco che fa vacillare il primo posto di
Hurricane Season nella classifica delle preferenze del sottoscritto. È il settimo, escludendo le collaborazioni degli inizi con Patricia Hardin, quelle recenti con Barrence Whitfield è un'antologia inglese, di una carriera che fa continui, seppur modesti passi in avanti.
Chi lo conosce va a botta sicura, chi lo ignora, perchè restio a contatti con il genere cantautori, al quale lo si tende ad accostare in prima battuta, perde un'occasione. In
The Rose of San Joaquin c'è tutto il Texas e la country music che esso rappresenta, c'è il ricorrente profumo delle sonorità di frontiera, ci sono canzoni d'amore da ascoltare, storie sempre singolari su cui riflettere.
Ci sono soprattutto bei motivi, splendidi arrangiamenti, una perfetta simbiosi tra acustico ed elettrico. Per lo più originali, sia pur in prevalenza con firme aggiunte a quella di Tom.