JIM ROLL (Ready to Hang)
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  Recensione del  30/01/2004
    

Jim Roll è una delle sorprese più eclatanti di quest'ultimo periodo. Si tratta di un cantautore, all'esordio, che mischia sonorità roots con una scrittura decisamente attuale. Il tutto filtrato attraverso un suono elettrico di prim'ordine. Roll non è un novellino, è nato a Chicago, e già negli anni ottanta era molto attivo. È stato il leader di una band, The Bald Willies in Dekalb, che mischiava folk-rock con elementi blues e rock'n'roll. Lasciato il gruppo sul finire della scorsa decade, Roll si è messo a fare il cantautore autodidatta e suona per strada, prima a Chicago poi, per un periodo abbastanza lungo, in Germania.
Torna in patria nell'ottobre '96, ed è pronto a partire con la sua carriera solista. Roll è un cantautore completo, sia quando si esibisce elettrico che quando è in perfetta solitudine, ha una voce ben impostata (assomiglia parzialmente a quella di Rick Danko), e sa scrivere canzoni vere. La sua musica contiene elementi folk e country mischiati a robuste dosi di rock, e nasce sulla scia di band quali Wilco e Son Volt, ma il suono è influenzato anche da Bob Dylan e Steve Wynn. Ready to Hang è stato inciso con la partecipazione di alcuni session men del giro di Chicago: Matt Combs, violino, Chris Casello, chitarra, Geoff Curran, batteria, Alana Rocklin, basso, K.C. Groves, armonie vocali, Tim Monger, tastiere e fisarmonica, Brian Lillie, dobro.
E un'opera prima matura, con una serie di canzoni che vanno dal folk al country, dal rock alle atmosfere urbane, cantate con voce sicura e suonate con estrema professionalità. 13 canzoni, 45 minuti di musica: composizioni che parlano della vita di ogni giorno, in modo diretto, piccole vignette che vivono di vita propria e che raccontano in modo eloquente la vita di gente comune. Old Love è una country ballad sostenuta dal violino ma con un cantato molto avvincente. Mary Ann è un'oasi acustica, quasi un talkin' blues. Never Gonna Dry una roots ballad degna della miglior tradizione a stelle e strisce: suono ricco, melodia coinvolgente, voce perfettamene intonata.
Starebbe benissimo in un album dei Son Volt. Backseat è più rock, con un'armonica bluesata in evidenza, mentre The Fall è una tipica ballata cantautorale con il passo energico e la vitalità del grande autore con vari riferimenti a Bob Dylan. Roll è un musicista completo e questo album non è altro che la conferma del suo talento. La combinazione vincente di country e rock, le intrusioni folk e blues, la sicurezza nel cantato e la precisione degli strumenti sono tutte carte che giocano a favore dell'autore. Nel marasma di nomi nuovi che proponiamo mese dopo mese, Roll è sicurmente destinato ad emergere.