DAN JANISCH (Weeds)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  31/01/2004
    

Questo disco rappresenta l'esordio adulto di Dan Janisch e segue di un anno l'EP To Peach. Weeds ci introduce ad un artista di talento che ha in Merle Haggard e nel folk i suoi punti di riferimento principali. Ma Dan non è solo un musicista country, bensì un cantautore completo, in grado di scrivere e cantare canzoni che si pongono in perfetta armonia con lo stile Americana. Dopo un lungo girovagare per gli Usa, Janisch ha gettato le basi a Bakersfield, la Nashville di California, dove si è costruito prima uno stile, quindi un seguito fedele.
Il suo tormento interiore è il punto di partenza per la sua vena interpretativa, mentre la sua voce sa rendere alla perfezione sia che canti un honky tonk oppure una ballata struggente. Musicista completo Janisch considera Weeds una collezione di demos, ma pecca in modestia. Non attendetevi un disco acustico: infatti questo album ci presenta sonorità elettriche che si alternano a ballate più introspettive: l'album è stato registrato a LA negli studios di Dustxj Wakeman, mentre la band che lo accompagna è formata da Dave Drewry alla batteria, Mike Baker al basso e Mike Wilcox alla chitarra. Janisch, oltre a cantare con voce particolarmente espressiva, suona chitarra e fisarmonica.
Ci sono tre brani registrati con Wakeman: due sono country ballads sullo stile di Haggard, la terza è un folk rock elettrico di grande impatto. Ma anche il resto del disco, che ci mostra il lato più introspettivo dell'autore, è di sicuro interesse. If You Say You Love Me (And Treat Me This Way) è un honky tonk country di grande spessore: il passo tipico, la voce alla Yoakam, le sonorità coinvolgenti.
Janisch sembra un countryman consumato e la canzone è tra le migliori country songs sentite da vari mesi a questa parte. Lo stesso dicasi per Foolish Tears, introdotta da una chitarra tipica, e dotata di una melodia di fondo molto classica: la voce è perfetta e la strumentazione ordinata. Nothing New è in stile americana e tralascia parzialmente il country: Janisch canta bene, con voce accorata, mentre il gruppo lo avvolge con un suono degno dei primi Uncle Tupelo. Già queste tre canzoni, dei piccoli classici in potenza, mostrano la qualità del musicista. Ma ascoltiamo il resto.
I'd Rather Fail ci presenta un aspetto più interiore: è una ballata amara, giocata sulla voce e sulla chitarra. Beautiful Bird ha un tocco quasi dylaniano, e si rifa alle folk ballads dei sixties. L'uso dell'organo e l'arpeggio della chitarra arricchiscono ulteriormente la melodia. Meet Me in The Valley Below è una composizione struggente che si rifa alla musica degli Appalachi ed allo stile gospel country degli Stanley Brothers. Janisch si dimostra musicista completo, in grado di variare il proprio stile e la propria scrittura a secondo del soggetto che affronta.
Il lavoro, con questa varietà di stili, mantiene alto l'interesse dell'ascoltatore e regala piacevoli sorprese ad ogni nuova canzone. Come la tenue Rise & Shine, basata sulla voce, la fisarmonica ed una leggera percussione. Anche I Dream of You è diversa: è una ballata intensa e notturna, giocata su un timbro vocale particolare, contornato da una strumentazione molto parca. Il disco continua su questi livelli come confermano Long, Long e la folkeggiante Luck Ballad. Tenete d'occhio Dan Janisch: un nuovo cantautore è arrivato in città.