JOHN MELLENCAMP (John Mellencamp)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  30/01/2004
    

John ha lasciato la Polygram, scontento del trattamento tributatogli ed è approdato alla Sony. Questo lo sapevamo da tempo. Il disco, intitolato semplicemente John Mellencamp, toglie ogni dubbio sulla ritrovata vena del rocker dell'Indiana. John torna alle sue radici, al rock stradaio che lo ha reso celebre negli anni ottanta, alle fusioni con country-folk-blues e R&B, che hanno segnato il punto più alto della sua carriera. Infatti il suono di JC si avvicina a quello della trilogia dorata Scarecrow, The Lonesome ]ubilee e Big Daddy. Il singolo d'apertura, Your Life is Now, è una ballata limpida dai suoni puliti: rammenta il miglior Mellencamp, quello di Pink Houses.
È una canzone con una linea melodia che si memorizza subito, che entra in circuito e non ne esce più. John ha inciso il disco a casa sua, in un periodo di cinque mesi, negli studios Belmont Mail di Bloomington. La band che lo accompagna è piena di nomi ricorrenti: Andy York, chitarra, Dane Clark, batteria, Toby Myers, basso, Miriam Sturm, violino e voce, Mike Wanchic, chitarra, Moe Z MD, tastiere e, come ospiti, Izzy Stradlin e Stari Lynch. È il disco che ci si poteva aspettare da John, roccato e corposo, dopo l'intrigante, ma controverso, Mr. Happy Go Lucky. Fruit Tader è una favola moderna, una sorta di storia biblica all'inverso, forgiata sulle chitarre. Your Life is Now è lo splendido singolo già descritto, sicuramente un successo per il nostro: molto bello l'uso del violino su una base ritmica raccolta e con continui stop. Positively Crazy è stata scritta con la collaborazione di Andy York e George Green ed è sul cliché anni ottanta. I'm Not Running Anymore è puro Mellencamp: il tempo è classico e le liriche sono profonde. È destinata a diventare uno standard nelle sue esibizioni dal vivo, grazie al ritornello vincente. It's All Come True è una composizione in cui l'artista guarda dentro sé stesso, il tutto sempre condito dal classico suono roccato che ha reso celebre John.
Eden is Burning ci ricorda la classica Jack & Diane, non tanto nella musica quanto nelle liriche, ed è un brano solido e quadrato. Where the World Began è drammatica, ed è dominata da un'ombra negativa. Miss Molly, chitarre e tanta batteria, è molto vicina allo schema anni ottanta: un motivetto memorizzabile e via con la musica. Chance Meeting at The Tarantula è molto roots oriented con forti infiltrazioni blues ed un tocco di stile New Orleans. Break Me Off Some è ancora più rhythm and blues della precedente e si avvale dell'apporto di Moe Z. Summer of Love (scritta con York), è molto anni sessanta, piacevole e diretta, mentre la dolce ed intensa Days of Farewell chiude il disco. John ha rivitalizzato il suo suono e, pur avvicinandosi alle proprie radici, si presenta come un Mellencamp nuovo, più agile e attuale di quanto aveva proposto il modernista Mr Happy Go Lucky. Bentornato.