GB LEIGHTON (This Life)
Discografia border=Pelle

  

  Recensione del  31/03/2004
    

Incredibile passo falso di GB Leighton, onesto rocker del Minnesota che cinque anni fa aveva regalato un grande Live From Pickle Park, sanguigno e sudato disco dal vivo con del sano rock stradaiolo e una bella versione di Sweet Jane. Era un po' di tempo che Leighton mancava dal mercato discografico ma a sentire questo This Life il tempo non gli è stato d'aiuto. È strano che un rocker di simile caratura, non un cavallo di razza ma un blue collar rocker di fede, con il giusto background della strada, si perda nei meandri di una musica ambiziosa, arrangiata e prodotta oltre il dovuto, in definitiva anonima,con canzoni che paiono più interessate al jingle pubblicitario che al pubblico dei club, dei roadhouse, dei boogie bar e dei negozi di dischi rock.
Succede, non è il primo e non sarà l'ultimo. Basta passare sotto le grinfie di qualche multinazionale o affidarsi ad un produttore di grido come Bobby Z specializzato a rovinare il rock con sintetizzatori e produzioni cosidette moderniste, con sfarzo di arrangiamenti patinati, ritmi sincopati da macchina elettronica e suoni lucidi come una pentola d'acciaio inox. GB Leighton ha incontrato sulla sua strada Bobby Z e si è fatto traviare. Le sue canzoni sono rimaste degne di nota, qualcuna suona con l'anima di un tempo, l'inizio di Perfect Timing ad esempio, nella sua semplicità, mischia un'armonica da Springsteen e il tiro di Graham Parker, Summertime ha l'appeal di certi pezzi alla Petty con in più un buon soffio di sax R&B, l'iniziale With Nothing, se non fosse così lavorata, sarebbe un agile pop-rock alla Gin Blossoms e Shut It Out con quella fisarmonica e la voce grave farebbe pensare a qualcosa di più ruspante prima di perdersi in un polpettone ampolloso e retorico che neanche a Nashville vogliono più.
Potrei continuare a cercare di trovare qualche spiraglio di luce, che trovo nella ballata giocata con chitarra acustica di This Life ma mi arrendo davanti a Come Get Your Love, che sa più di Chic che di rock n'roll, così stupida e fastidiosa con quel ritornello ebete degno di qualche festicciola da teenagers un po' sbronzetti il sabato sera. Dovrebbero dare la patente a punti anche ai rocker, GB Leighton con questo disco se ne è persi 10, speriamo che i dieci rimasti gli servano per risollevare le sorti della sua musica con qualcosa di più dignitoso.