A volte ritornano. I rockers solisti così diffusi tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, cresciuti seguendo i modelli dei vari Seger, Dylan, Springsteen, Cougar, Stewart stanno riaffacciandosi sul mercato sfruttando il generale ritorno verso un rock elettrico di matrice classica. Recentemente abbiamo parlato di Jason Reed, di Greg Trooper, dell'ottimo live di G .B Leighton, di John Dee Graham, di Blind Otis and The Lost Highway il cui «
Fools Parade» è passato troppo inosservato.
Tim Mahoney appartiene a questa schiera di rockers ritrovati e dopo un album omonimo si ritrova, come G.B. Leighton, a presentare il proprio live act, così come è apprezzato dalla piccola folla di seguaci che lo ha eletto eroe delle notti di Minneapolis, città che è diventata un po' il centro di questa musica (anche Leighton arriva da lì) e che, nel passato, ha dato i natali ad una band culto come i Replacements. Di Paul Westerberg, leader di quel gruppo,
Tim Mahoney è fedele estimatore tanto che in questo live c'è un suo pezzo, «
Waiting For Somebody» tratto dalla soundtrack del film «
Singles».
Non è l'unica cover che
Tim Mahoney esegue dal vivo, dimostrazione tangibile di un fare musica indotto dai dischi ascoltati come fan. Se il pezzo di Westerberg è il brano più vicino ai modi spiccatamente streetrock di Mahoney, una menzione va anche alla bella cover di «
Hallelujah Here She Comes» degli U2, uno dei primi brani suonati dal nostro che qui rende in una versione piena di feeling, con uno stile che sembra più vicino a quella degli Energy Orchard che a quella del gruppo di Bono.