PHIL LEE (The Mighty King of Love)
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  Recensione del  30/01/2004
    

Phil Lee è un cantautore di Nashville al suo esordio come solista, che ha militato per un certo periodo nei Flying Burrito Brothers. The Mighty King of Love è stato definito dalla stampa locale come "il miglior album country dell'anno, non pubblicato". Infatti il demo del disco è circolato per vari mesi prima che la Shanachie se ne appropriasse e decidesse di pubblicarlo. Al contrario di gran parte dei suoi concittadini Phil non fa del country tradizionale, ma esegue del rock'n'country molto roots, tanto da appartenere più alla scena alternativa che a quella tradizionale. Il disco è prodotto dallo specialista Richard Bennett (ha lavorato, tra gli altri, con Steve Earle ed Emmylou Harris), ed annovera, tra i musicisti coinvolti, gente di mestiere come lo stesso Bennett, Fats Kaplin, Danny Kurtz, Keith Taylor, Lorne Hall, Craig Wright, George Bradfute.
Il disco, molto ben costruito, alterna classiche country songs, a canzoni d'autore, a brani di varia estrazione, dalla ballata rock, al cajun, al rock'n'roll anni cinquanta. Nobody But You è un classico country rock stile anni settanta di matrice californiana. Il suono ci rammenta i FBB ma anche Jackson Browne: bella melodia e base musicale convincente. Somebody Oughta' Do Something About That Guy è una ballata folk rock, tra Bob Dylan e Steve Forbert, con una bella armonica dietro alla voce del protagonista che si rifà a Steve ed anche a certe cose di Tom Petty. Il suono è fluido e le canzoni sono decisamente piacevoli. Come dimostra A Night in the Box un rock'n'country deciso, elettrico e pulsante, con Keith Richards in mente, oppure la coinvolgente western ballad I'm The Why She's Gone, che si avvicina al Joe Ely anni settanta (bella la doppia voce di Peter Cronin).
Phil Lee come certamente state certamente cominciando a capire è un piccolo vocabolario di country rock urbano, ed i suoi modelli sono quelli classici, che piacciono tanto ai lettori di lunga data del Busca. Last Year è discorsiva, sostenuta dalla chitarra di Keith Taylor, e sta tra folk e country rock, mentre il banjo ricama dietro alla voce. Blueprint for Disaster è solida ed elettrica, con un'armonica che invade subito la canzone, mentre Lee canta in modo quasi gutturale, imitando Cash: un country fortemente venato di rock, dall'andamento irresistibile. (Lee, per chi non lo sapesse, è uno dei giovani talenti che hanno messo a punto il tributo a Johnny Cash Cash on Delivery). The Mighty King of Love è una composizione acustica di matrice folk, dotata di una melodia intensa e cantata con passione: una piccola oasi in un disco decisamente elettrico.
Ma la canzone da la misura di Lee autore, oltre che interprete: bello l'uso dell'armonica, che fa da contrasto alla voce ed alla chitarra acustica. I Don't Like What You Have Turned Into ha un inizio lento, voce e chitarra, sempre da cantautore, per poi aprirsi in una ballata elettrica di forte presa, sostenuta da una voce intensa e da una bella melodia di fondo. Anche in questo caso siamo di fronte ad un brano non country, ma che affonda pienamente nella più classica tradizione americana. Les Debris, Il Sont Blancs è un divertimlento in stile Louisiana, una sorta di filastrocca cajun molto leggera e gradevole.
I'm Still Missing You ritorna all'elettrico e ci propone una canzone intensa che si stacca ulteriormente dal modello country. Why Come You Don't Love Me, che piace molto a Lucinda Williams, è un brano rock dal tessuto elettrico, sempre con gli Stones come modello. Chiudono il disco She Ran Out Of Give, country rock spedito e vitale, che richiama alla mente certe cose di Steve Earle e One Day When Nobody's Watching corposa ballata dai sapori classici che non fa altro che confermare la statura dell'autore. Un nuovo cantante è arrivato in città ed ha tutti i numeri per diventare uno dei nostri beniamini.