Sono rimasto folgorato da questo disco. Non conoscevo questo musicista, scozzese, e questo album è una vera scoperta. Suona fresco e gentile e mischia il folk di Nick Drake con aperture elettriche geniali. James Yorkston è un autodidatta. E' scozzese ed ha militato per un certo periodo in una band punk, Huckleberry, prima di innamorarsi del folk, delle atmosfere pastorali, dei dischi di Nick Drake. Anima gentile, voce gradevole e profonda, Yorkston sa comporre e canta con semplicità ballate che esprimono grazia e bellezza.
Ma non c'è solo la fragilità di Nick Drake nella sua musica, James vi introduce anche elementi country e blues appena accennati ed intuizioni folk rock: il tutto mischiato a canzoni fragili e belle, intense e profonde. Yorkston ha esordito come solista, dopo un paio di singoli ed un Ep, con l'album Moving Up Country nell'ottobre del 2003. Nemmeno un anno ed eccolo tra noi con il secondo lavoro che la stampa inglese ha accolto in modo entusiasta. Ed ha ragione. Il suono di Yorkston si stacca da quello dei suoi contemporanei: le canzoni sono ben costruite, per nulla tediose, ed esprimono un'anima pura in possesso di un raro dono, quello di scrivere melodie vere.
Le gentilezza di Hermitage, avvolta da banjo e fisarmonica è pari alle aperture elettriche smorzate della splendida Shipwreckers, sicuramente il capolavoro del disco. Ma anche Hotel, introdotta da un limpido arpeggio di chitarra e banjo, la turgida Heron, la gentile Surf Song, la sorprendente Banjo n 2, sono canzoni che danno peso ad un disco di indubbia qualità. Sorprendente perché bello ed inatteso.
Nell'asfittico panorama inglese James Yorkston è un stella fulgida che splende nel cosmo. Una stella capace di regalare grande musica e canzoni come We Flew Blind, molto Nick Drake, o la leggiadra Edward. Chiude il disco l'elettrica The Snow It Melts The Soonest. Un disco inglese che brilla finalmente di luce propria. Era da tempo che non ne sentivo uno di questa qualità.