Il disco di Natale è una tradizione puramente Americana. Oltre oceano si ama festeggiare la Natività con dischi incisi per l'occasione e gran parte degli artisti Americani si sono cimentati, sopratutto in passato, in questo senso. Negli anni cinquanta e sessanta sia i crooner che i rockers, i gruppi rock o soul ma anche solisti country e gospel, erano soliti incidere un album a carattere natalizio.
Elvis Presley, Bing Crosby, Frank Sinatra, Dean Martin, Willie Nelson, Merle Haggard, Beach Boys: tutti, più o meno, hanno inciso un album, o più album, a carattere natalizio.
Oggi questa tradizione è un pò dimenticata, con la sola eccezione dei musicisti country che continuano, in grande copia, a registrare dischi natalizi.
Chris Isaak è però l'eccezione che conferma la regola: mosca bianca tra gli attuali performers rock, il cantante californiano incide un album per le prossime festività. Ma non può essere una sorpresa in quanto Chris ha sempre mostrato di gradire molto le canzoni degli anni cinquanta e sessanta ed anche quei suoni e poi, spesso, richiama sia Elvis che Roy Orbison nelle sue composizioni. Ma fa le cose seriamente e, oltre ai soliti standard, compone cinque canzoni per l'occasione, due delle quali decisamenge belle:
Washington Square e la country oriented
Christmas on Tv. Supportato dalla sua band di sempre (
Kenny Dale Johnson, Rowland Salley e Hershel Yatovitz) e con la doppia voce di
Stevie Nicks che, discretamente, lo accompagna ogni tanto, Isaak mette a punto un disco che va oltre l'intrattenimento stagionale.
La bella versione di
Santa Claus is Corning To Town (con la Nicks) è una boccata d'aria fresca (e poi questo è il brano di Natale per antonomasia: conta più di mille versioni tra cui Beach Boys, Bruce Springsteen, Bing Crosby, Frank Sinatra, Carpenters, Merle Haggard, Willie Nelson, Chicago, Neil Diamond, Chris LeDoux, Tractors, Michael Martin Murphey, Hank Thompson Jerry Jeff Walker, Peggy Lee etc etc) fa il paio con le sentite versioni di
Rudolph The Red - Nosed Reindeer, Have Yourself a Merry Little Christmas, White Christmas, Let it Snow etc.
Un disco vero quindi, suonato con il classico aplomb dei dischi di Chris, in cui rock and roll (ascoltare la versione anni cinquanta di
Hey Santa!, con tanto di fiati mariachi per dare più sapore al tutto) e tradizione vanno a braccetto. Una raffinatezza poi è la cover di
Mele Kalikimaka, canzone natalizia hawaiiana, che Chris interpreta in modo delizioso. Un disco che rievoca il tempo che fu, che ricorda le incisioni natalizie di Elvis (Isaak ha catturato l'atmosfera molto bene), ma che ha la nitidezza e la pulizia delle incisioni odierne. Un disco che mantiene intatto lo spirito natalizio. Keep this spirit alive, Chris.