JAYHAWKS (Hollywood Town Hall)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  30/01/2004
    

È stato un anno prolifico per chi ama il rock'n'roll più genuino sia per quanto riguarda le nuove (o quasi) bands come i Black Crowes, Red Devils o i Poorboys sia per la qualità raggiunta dai novelli cantautori che rispondono al nome di Lyle Lovett, Doc Lawrence, James McMurtry e Joe Henry. Vecchie e nuove generazioni si sono ritrovate attorno agli stessi dischi, fatti unicamente con i mezzi offerti dalla passione e dalla credibilità di una musica onesta, generosa, spoglia delle buffonate a cui ci ha orma abituati lo sterminato emporio del rock.
Una salutare boccata d'aria offerta anche dai Jayhawks, quattro guys americani con l'ispirazione giusta per canzoni un po' elettriche, un po' acustiche, sempre governate con determinazione e buon gusto. Non a caso i ragazzi accompagnavano per intero Joe Henry nello stupendo Short's Man Room: condividono l'amore per le ballate e la dedizione a non rispettare i dettami basilari del folk. A differenza di quel lavoro, in Hollywood Town Hall le dinamiche di gruppo dei Jayhawks portano a considerare un uso più frequente degli amplificatori e, diciamo la verità, la scelta non è affatto malvagia.
Anzi: Take Me With You ricorda il Neil Young migliore e l'iniziale Waiting For The Sun (non è quella dei Doors) i Led Zeppelin più mistici sebbene i Jayhawks abbiano tutto quello che serve per trovarsi uno stile in proprio. Perché, oltre ai nomi già citati, non sono poi molti i personaggi capaci di passare con disinvoltura dall'acustico all'elettrico e viceversa. Può sembrare una mera questione di stile ma nasconde qualcosa di più importante, direttamente collegato alla sensibilità con cui vengono interpretate le canzoni.