Ritorno alla grande di un musicista molto amato dal popolo buscaderiano, è con grande ammirazione che presentiamo il nuovo album di Joe Henry. Anche per questo lavoro giuntoci direttamente dagli States dalla piccola label, la Mammoth Records, per la quale incide il nostro dopo la recissione del contratto con il colosso A&M, si colgono le peculiarità tipiche di questo strano personaggio dalla ricca vena poetica. Il nuovo disco, intitolato «Kindness of the world», si apre con la malinconica «One Day When The Weather Is Warm» sostenuta unicamente da una batteria povera e da una chitarra acustica. La chitarra si elettrifica invece nei brani seguenti come in «Fireman's Wedding» (Il matrimonio del pompiere) una tipica storia «alla Henry» con coretti alla Jagger periodo Stones.
Al solito la tonalità vocale di Henry gioca sui toni melinconici e riflessivi e tutte le sue composizioni hanno questa nota introspettiva. Auguriamoci che l'album comprenda anche testi, utili per meglio comprendere le atmosfere dei brani. Nell'evolversi delle canzoni si riconoscono una lenta slide guitar, un piano verticale una melanconica fisarmonica («This dose to you») e un pallido violino in sottofondo. Chi ricorda la ricchezza sonora di «Shuffletown» (1990) si accorgerà della francescana scelta artistica del musicista, che anche nel precedente album, sempre inciso per la Mammoth Records, aveva optato per una scelta simile.
Scelta che non sappiamo se indotta dalla ricerca stilistica dell'artista o forzata dalla mancanza di mezzi della piccola label. Comunque tra i giovani artisti Joe Henry si è ritagliato uno spazio ben consistente, grazie alle sue ballate che guardano il country intimista americano e il più attuale linguaggio rock. Molto bravi i musicisti che lo accompagnano e d'effetto l'uso della seconda voce femminile nel brano che da il titolo all'album, un brano inizialmente molto lento guidato dal pianoforte e dalla slide guitar.